«Il Partito democratico si vergogna talmente tanto delle proprie ridicole dichiarazioni che non trova neanche un poveretto disposto a firmarle». Così Pierluigi Caputo, vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, che attacca i dem e il senatore Nicola Irto.

«Fino a qualche settimana fa – aggiunge Caputo – le note erano sottoscritte dal “Pd guidato da Irto”. Adesso che il senatore è riuscito a imboscarsi per evitare la candidatura alla presidenza della Regione, siamo passati da tre esternazioni al giorno al vuoto cosmico, causa terrore elettorale. Nel frattempo il Pd tace sulla filosofa Donatella Di Cesare, pronta a candidarsi con Tridico e nota per le sue tesi filoputiniane e per l’esaltazione delle Brigate Rosse».

E conclude: «Lo stile rimane il medesimo: insulti, fango e zero argomentazioni. Un sondaggio non piace alla sinistra? Allora deve essere per forza falso. Ahi, questo Irto affetto da mutismo selettivo. Ahi, questi democratici a giorni alterni».