«In questa campagna elettorale uno dei temi principali è la Sanità. A questo proposito intendiamo porre all’attenzione dei cittadini di Bova Marina e dei paesi limitrofi che l’ASP di Reggio Calabria ha deliberato, per migliorare l’assistenza territoriale, l’istituzione delle A.F.T.». A scriverlo, in una nota stampa, il Circolo del Partito Democratico di Bova Marina.

«Per chiarezza verso i non addetti ai lavori, l’A.F.T. è una Aggregazione Funzionale Territoriale, cioè una forma di organizzazione dei medici di medicina generale e di altri professionisti sanitari che garantisce un’assistenza continua. In questo modo si assicura l’apertura di almeno uno studio medico per la continuità assistenziale, rafforzando la medicina territoriale ed evitando sovraffollamenti e accessi impropri al Pronto Soccorso.

Rivolgiamo quindi un invito ai medici di famiglia che esercitano a Bova Marina e nei paesi vicini ad aggregarsi in A.F.T., così come già avviene in molti comuni della Città Metropolitana.

Sempre in tema sanitario, riteniamo utile spiegare cos’è il costruendo Ospedale di Comunità che dovrebbe sorgere nel nostro Comune nei locali dell’ex Seminario Vescovile. Occorre precisare che le tante promesse fatte in questi giorni riguardo assunzioni nello stesso non rientrano nelle competenze del Comune di Bova Marina, ma esclusivamente dell’ASP di Reggio Calabria.

L’Ospedale di Comunità è una struttura territoriale a gestione prevalentemente infermieristica, destinata all’assistenza di pazienti con patologie non acute, che non possono essere assistiti a domicilio e che non necessitano di ricovero ospedaliero. L’assistenza è garantita dal medico di famiglia e dai medici di continuità assistenziale. Il ricovero avviene su proposta del medico di base e in accordo con la struttura.

È bene chiarire cosa non è l’Ospedale di Comunità: non è un reparto ospedaliero, non è un reparto di lunga degenza, non è una RSA per anziani, non è una struttura di riposo sociale, non è un presidio per sole prestazioni diagnostiche o visite specialistiche.

Vogliamo che i cittadini bovesi siano consapevoli e attenti nella valutazione, senza lasciarsi illudere da promesse di facili posti di lavoro. La memoria del periodo del costituendo centro AISM, quando si promettevano medici, infermieri, giardinieri e tanto altro, deve servire da monito per non ripetere gli stessi errori».