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Nel cuore del format Speciale Elezioni ospitato a bordo del truck itinerante del network LaC, è intervenuta la dottoressa Giovanna Roschetti, candidata con il Movimento 5 stelle a sostegno di Tridico presidente, in corsa per le Regionali Calabria 2025. Medico di territorio e attivista nel Movimento 5 Stelle, Roschetti porta nel dibattito elettorale una testimonianza diretta, fatta di vissuto, di lotta quotidiana e di una proposta politica che parte dall’esperienza concreta.
«La Calabria arriva a queste elezioni in una condizione sofferente, non solo per ciò che si vede ma per ciò che viene fatto passare sotto silenzio. Se un Presidente si dimette solo per ricandidarsi, è un gesto irrispettoso verso i cittadini, verso la giustizia, verso la dignità istituzionale», dichiara Roschetti con tono fermo, riferendosi al caso del presidente uscente.
Le priorità? Sanità, diritti e legalità
Roschetti non usa giri di parole: la sanità pubblica è il primo fronte d’intervento. «Le liste d’attesa sono la punta dell’iceberg. I medici di medicina generale sono sotto ricatto implicito: se non prescrivono esami a pioggia, perdono pazienti. Ma così il sistema implode. E chi può, scappa nel privato. Il resto, rinuncia alle cure».
Non manca una riflessione profonda sullo svuotamento di professionisti dal Sud, attratti da migliori condizioni economiche al Nord o all’estero. «Anche i medici cubani stanno andando via. Serve una politica attiva che riporti i professionisti a casa, con dignità e prospettive».
Città Metropolitana, autonomia negata
Uno dei passaggi più forti dell’intervista riguarda il ruolo negato alla Città Metropolitana di Reggio Calabria: «La Regione continua a non riconoscere le deleghe previste per legge, privandola delle funzioni necessarie. Non è un favore, è un obbligo normativo. Ma qui tutto diventa merce di scambio elettorale».
Roschetti rilancia l’idea di un Osservatorio regionale permanente sui bisogni dei territori, che funzioni dal basso verso l’alto (bottom-up) e non imponga dall’alto decisioni lontane dalla realtà.
A domanda diretta su cosa salverebbe dei programmi del centrodestra, la risposta è altrettanto diretta: «Non ho trovato un programma vero. Solo dichiarazioni vaghe sul proseguire quanto già fatto. Noi abbiamo un programma scritto, dettagliato e trasparente».
Motivazioni personali e la scelta di candidarsi
La decisione di candidarsi nasce da una storia personale e professionale che tocca le corde più intime. Roschetti racconta aggressioni subite in guardia medica, colleghi fuggiti via, giovani costretti a partire e famiglie spezzate. «Ho un figlio e due nipoti all’estero. Ho visto troppe ingiustizie, troppi cittadini piegarsi o scendere a compromessi per una visita, un lavoro, un diritto. E quando senti la mafia attorno come presenza sottile ma concreta, capisci che restare a guardare non è più possibile».
Con Tridico Presidente «per cambiare rotta»
Roschetti conclude con un appello al cambiamento: «Con Pasquale Tridico presidente, abbiamo una vera occasione per invertire la rotta. Il suo profilo, la sua visione, il nostro programma: sono le basi per ridare dignità alla Calabria. Non si tratta solo di vincere un’elezione, ma di ridare speranza a chi da troppo tempo si sente invisibile».
Per chi volesse approfondire il programma e le proposte della lista Tridico Presidente, Roschetti invita alla lettura del documento integrale: «Tutto è scritto, nero su bianco. Noi ci mettiamo la faccia, le competenze e la passione. Il resto lo deve fare il coraggio dei calabresi».