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Scilla si prepara a voltare pagina. Dopo anni segnati da commissariamenti e difficoltà amministrative, il comune si appresta a eleggere un nuovo sindaco. Tre i candidati in lizza: Carmen Santagati con la lista civica “Scilla Mediterranea”, Gaetano Ciccone con “Sviluppo e Solidarietà” e Rocco Bueti con “Scilla Unita”. Nel confronto organizzato negli studi de ilreggino.it i tre aspiranti primi cittadini hanno esposto le loro visioni per il futuro del paese, affrontando temi cruciali come i programmi per i primi 100 giorni di amministrazione, lo sviluppo turistico, la sanità e la legalità.

Al centro del dibattito, i primi 100 giorni di governo in caso di vittoria. Un arco temporale che, simbolicamente e praticamente, rappresenta l’imprinting iniziale della futura amministrazione. In questa prospettiva, i candidati sono stati chiamati a indicare azioni concrete e immediate per rimettere in moto la macchina comunale e rispondere alle urgenze del territorio.

Uno dei temi cardine è stato lo sviluppo turistico. La prossimità della stagione estiva e la vocazione naturale di Scilla come perla del Tirreno, impongono una riflessione strategica su come valorizzare le risorse esistenti, migliorare i servizi, promuovere un turismo sostenibile e di qualità che non si limiti alla stagione balneare ma guardi all’intero anno.

Ampio spazio è stato dato anche alla continuità o discontinuità rispetto alle passate esperienze amministrative, un tema particolarmente delicato per una comunità che ha vissuto l’esperienza del commissariamento come una frattura profonda con la rappresentanza democratica. Le riflessioni hanno toccato la necessità di recuperare fiducia tra cittadini e istituzioni, e di ripartire da una gestione trasparente, partecipata e competente.

Non poteva mancare il nodo cruciale della sanità, con particolare riferimento al futuro dell’ex ospedale “Scillesi d’America”, una struttura storica che negli anni ha perso centralità e funzioni, ma che continua a rappresentare un punto di riferimento affettivo e potenzialmente strategico per l’intero territorio.

Infine, il tema della legalità è stato affrontato con serietà e profondità. Dopo gli scioglimenti del consiglio comunale, la questione della trasparenza amministrativa e della resistenza a ogni tentativo di infiltrazione mafiosa è emersa con forza. Il confronto ha messo in luce la necessità di costruire un sistema istituzionale più robusto, capace di prevenire, vigilare e agire tempestivamente contro ogni forma di condizionamento criminale.

Il clima del confronto è stato costruttivo, pur con le naturali divergenze. Il futuro di Scilla passa da qui: dalla capacità di scegliere con consapevolezza, di ascoltare e di farsi ascoltare. Perché solo da un confronto libero e profondo può nascere una nuova stagione di fiducia.