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Un talento cristallino che ha portato la Reggina a nuovi orizzonti. Bruno Barranco, attaccante argentino, ha conquistato il cuore dei tifosi con la sua grinta, il suo fiuto per il gol e l’energia che infonde in ogni partita. Tra il passato e un futuro tutto da scrivere, le sue parole raccontano un uomo in continua evoluzione, pronto a scolpire la sua storia con la maglia amaranto.
«Gioco da quando sono nato. Mia mamma mi sgridava sempre perché calciavo palloni dentro casa», racconta Barranco, intervenuto a seried24, l’attaccante che, con la sua grinta, ha immediatamente lasciato il segno a Reggio Calabria. La sua passione per il calcio è nata tra le strade di Buenos Aires e da quel momento la carriera ha preso il volo. A soli 17 anni ha firmato il suo primo contratto da professionista in Argentina, ma dopo tante esperienze, la vera svolta arriva con l’approdo alla Reggina, dove finalmente ha trovato la sua dimensione.
Reggio Calabria gli ha dato il calore che ha sempre cercato, un’atmosfera che, come lui stesso dice, è capace di «far respirare calcio in ogni angolo della città». Un amore che unisce la squadra e i tifosi, con una città che cambia umore in base ai risultati in campo. Barranco, pur venendo da un calcio con caratteristiche diverse in Argentina, non ha impiegato molto per adattarsi al campionato italiano. «Ero abituato a un attacco a due, ma qui si gioca con tre. All’inizio è stato necessario un periodo di adattamento, ma ora mi trovo completamente a mio agio nel gioco e nel sistema. I risultati che stiamo ottenendo sono la prova di quanto sia migliorato», ha spiegato Barranco.
La sua voglia di segnare non si ferma mai. Con 10 gol già in campionato, Barranco punta sempre al massimo: «Voglio fare il maggior numero di gol possibile, magari vincere il titolo di capocannoniere. Ma la cosa più importante è che la squadra raggiunga i suoi obiettivi. Anche quando non segno, do il massimo per la squadra». Un atteggiamento da vero leader, che ha dato il suo contributo fondamentale nel cammino della Reggina.
L’attaccante argentino ha un sogno, un obiettivo: portare la Reggina a risorgere, a tornare tra i professionisti, a vincere il campionato di Serie C. La sua mentalità è quella di un guerriero, che non molla mai, come dimostra il suo impegno dentro e fuori dal campo: «In campo mi trasformo, do tutto per la squadra. Il calcio è uno sport in cui bisogna dare sempre il massimo».
Barranco, pur mantenendo un carattere tranquillo nella vita quotidiana, si ispira ai grandi come Lautaro Martinez: «Fisicamente siamo simili, e mi piace studiare i suoi movimenti, ma lui è davvero fortissimo». Anche se la sconfitta contro il Siracusa è stata un colpo durissimo, Barranco e i suoi compagni non hanno mai smesso di crederci: «Il cammino è ancora lungo. Fino all’ultimo minuto dell’ultima partita non possiamo mollare».
Barranco non è solo un bomber, ma un vero e proprio simbolo della Reggina di oggi, che con lui in attacco sogna in grande. La sua determinazione, unita alla sua capacità di adattarsi e migliorare, lo rende uno dei protagonisti indiscussi di questo campionato. Con i suoi gol, ma soprattutto con il cuore, Barranco è pronto a scrivere il futuro di una Reggina che non ha intenzione di fermarsi.

