di Vincenzo Imperitura Una polemica dai toni forti, esasperata nei contenuti da una parte della politica cittadina e cresciuta a dismisura attraverso i social tra i tifosi amaranto. È quella che ha riguardato per mesi e mesi nome e simbolo, identità e tradizione della Reggina. Quasi come una cantilena mentre la Reggina diventava temporaneamente Fenice Amaranto in seguito all’ennesimo fallimento. Una polemica così profonda da spaccare in due la tifoseria e che si è trascinata fino alla scorsa estate quando l’attuale proprietà si aggiudicò all’asta il diritto a chiamarsi Reggina. Una polemica che si sperava chiusa e che invece è riesplosa una manciata di giorni fa, con l’ordinanza con cui il tribunale civile di Catanzaro è intervenuto per stoppare le pretese di un imprenditore e avvocato di Taurianova, Rocco Falleti, che nel 2017 aveva registrato a suo nome il marchio denominativo As Reggina. Una polemica dai toni vagamente surreali – come se un privato cittadino registrasse il nome Coca Cola rivendicandone poi il diritto all’uso esclusivo – e che, nonostante il pronunciamento del giudice, potrebbe trascinarsi ancora per le aule di tribunale.

Continua a leggere su IlReggino.it.