La Reggina affronta il Castrumfavara nell’ultima partita al Granillo di questa stagione. Una sfida da vincere per continuare a sperare, in uno stadio che ha visto di tutto: gioie, delusioni e, soprattutto, l’amore incrollabile dei tifosi amaranto.
Oggi si canta, si lotta, si sogna ancora, perché l’amore per questi colori non conosce fine.

Oggi è “The Last Dance”. È l’ultima volta, almeno nel campionato regolare, che la Reggina calcherà il prato del Granillo.
L’ultima volta che quei gradoni si riempiranno di speranza, che l’inno “Vai Reggina” risuonerà per caricare il cuore di migliaia di tifosi.
Un pomeriggio che porta con sé la tensione di chi sa che non può sbagliare, ma anche la consapevolezza di aver già vinto nella passione che ogni domenica ha colorato questo stadio.

La partita contro il Castrumfavara racchiude tutta la stagione amaranto.
Si gioca per la vittoria, si gioca per continuare a sognare, con un occhio rivolto a Siracusa, nella speranza di un risultato favorevole.

In questo stadio, quest’anno, abbiamo vissuto di tutto: le vittorie che hanno fatto esplodere di gioia la Curva Sud, le sconfitte brucianti che hanno lasciato ferite profonde, come quelle contro Siracusa e Scafatese.
Eppure, ogni caduta ha forgiato ancora di più l’anima di questi tifosi, sempre presenti, sempre innamorati.

Oggi il Granillo abbraccerà per l’ultima volta i suoi eroi in questa stagione.
Si canterà, si soffrirà, si spererà.
E anche se il campionato regolare si chiude, il viaggio potrebbe non finire qui: se non arriverà la promozione diretta, la Reggina dovrà affrontare la post-season, con una finale playoff che riporterebbe ancora una volta la squadra a giocare nel suo stadio, nel suo tempio, davanti al suo popolo.

Oggi è l’ultima danza, ma non sarà mai l’ultima emozione.
Qualunque sia il verdetto del campo, l’amore per la maglia amaranto resterà immutato, più forte di ogni risultato.
Si chiude una stagione al Granillo, ma resta aperto il sogno.
E resta, soprattutto, la certezza che questa gente, questa città, questa maglia meritano il meglio.