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«I mosaici che stanno venendo alla luce sono di una qualità eccezionale. E poi consideriamo anche l’estensione del sito, con i suoi 15 ettari». Quando Franco Crinò parla della villa romana di Casignana gli si illuminano gli occhi. L’ex senatore e ora vicesindaco del borgo della Locride è stato ospite nel salotto di Corso Garibaldi, parlando del sito archeologico rinvenuto 60 anni fa durante i lavori per la costruzione di un acquedotto. «La considerazione della villa tra gli addetti ai lavori è aumentata in maniera esponenziale – ha detto – è aumentato anche il numero dei visitatori. Devo dire che per noi è un ottimo momento».

A tagliare in due il sito archeologico è un tratto di statale 106. «È sicuramente una brutta cosa – ha ammesso – Siamo intervenuti con una serie di lavori non molto importanti, ma che ci dovrebbero mettere al riparo dalle brutte sorprese. Spesso il sottopasso che porta dalla zona monumentale alla zona residenziale si allaga. Proporremo all’Anas la realizzazione di una rotatoria che permetta di bypassare il sito. Da parte loro nessun sì ma neanche nessun no. Noi ci speriamo».

L’importante storica del sito ha attirato l’attenzione di diverse università italiane. Un modo anche per valorizzare il borgo. «Abbiamo registrato grande interesse dagli atenei di Perugia e Roma – ha sottolineato Crinò – Il circuito universitario di ricerche e studi sito è sicuramente un elemento importante di promozione. Per il borgo abbiamo importanti finanziamenti, circa 10 miliardi delle vecchie lire. Speriamo che servano a ripopolarlo. Ricordo che siamo stati i primi a sperimentare l’albergo diffuso 15 anni fa».

Per Crinò, politico di lungo corso con un passato da senatore della Repubblica, calarsi nel ruolo di amministratore locale non è stato semplice. «Ho capito che i finanziamenti esterni con l’Europa li trovi perché propone dei progetti importanti e non ti possono dire di no, i Comuni con un organico deperito come il nostro che non ha i soldi per l’ordinaria amministrazione hanno delle difficoltà. Spesso diventa più difficile coprire una buca che organizzare uno spazio di interesse per una manifestazione culturale di respiro nazionale e non solo».

Il riferimento è all’edizione 2025 del Dialog Festival, in programma ad agosto nella suggestiva cornice proprio della Villa Romana. Tra gli ospiti Marco Roncalli, nipote di Giovanni XXIII, lo scrittore Pierangelo Buttafuoco, il giornalista Domenico Talia, l’ex ministro Claudio Martelli e i sottosegretari Luigi Sbarra e Wanda Ferro.