Si è svolto ieri, presso l’Auditorium dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Reggio Calabria, il Congresso dal titolo “Sicurezza, linee guida e responsabilità: il percorso della nuova Società Italiana Accessi Vascolari (SIAV)”, un evento di grande rilievo scientifico e professionale che segna un momento fondamentale per lo sviluppo e il consolidamento della cultura degli accessi vascolari in Italia, con particolare attenzione al contesto calabrese.

Il congresso è stato organizzato sotto la guida dei responsabili scientifici Pietro Maglio, presidente della SIAV, e Francesco Sinopoli, con il supporto dei responsabili organizzativi Carmelo Buda, Giuseppe Casile, Lorenzo Malaspina, Paolo Marinaro, Emanuele Montauro, Giuseppe Romeo, Santo Soluri e Giovanni Tedesco. A testimoniare il valore dell’iniziativa, la presenza dei Presidenti onorari Antonio Ilaria, Rosario Russo e Stefano Molica, figure di riferimento nel panorama medico-scientifico nazionale.

Un’importante occasione di confronto multidisciplinare che ha coinvolto medici e infermieri provenienti da tutta Italia, uniti dall’obiettivo comune di promuovere sicurezza, appropriatezza e qualità nelle procedure di accesso vascolare, ambito che si colloca sempre più come competenza condivisa tra professione medica e infermieristica.

Dopo i saluti del presidente dell’Ordine dei Medici Pasquale Veneziano, il dottor Marco Tescione, segretario dello stesso Ordine e presidente regionale della SIAARTI, ha sottolineato l’importanza di una crescente integrazione e collaborazione tra le diverse società scientifiche e realtà professionali.

«L’Ordine dei Medici ospita un congresso organizzato dalla SIAV, una società neonata in Calabria che ha avuto l’idea di avviare questo evento promozionale, destinato a dare impulso ai lavori futuri. È stato coinvolto un ampio ventaglio di professionisti, medici appassionati e competenti nel campo degli accessi vascolari, insieme a numerosi infermieri. L’accesso vascolare è infatti una competenza ibrida, medico-infermieristica, fondamentale in molti ambiti clinici».

Il programma scientifico, ricco e articolato, ha visto la partecipazione di relatori di rilievo nazionale, affrontando tutti i temi centrali del settore: dalle linee guida alla responsabilità professionale, dalle innovazioni tecnologiche alle esigenze specifiche del territorio. Ampio spazio è stato dedicato anche agli accessi venosi in ambito domiciliare, tema chiave della medicina di prossimità e dell’assistenza territoriale.

Momento centrale del congresso è stato l’intervento del presidente della SIAV, Pietro Maglio, che ha delineato identità, valori e prospettive della nuova società scientifica.

«Oggi celebriamo un momento speciale: il primo congresso nazionale della Società Italiana Accessi Vascolari. Una realtà giovane, nata in Calabria, che in pochissimi mesi ha saputo diffondersi in tutto il territorio nazionale. La SIAV nasce come sé stessa, con una propria identità e una visione autonoma, fondata su rinnovamento, etica, trasparenza e rigore scientifico».

«Gli accessi vascolari non sono un atto tecnico: sono parte di un percorso di cura, spesso lungo e delicato. Ogni scelta può cambiare la storia di un paziente e questo deve guidarci sempre».

La mattinata è stata dedicata al confronto scientifico, mentre il pomeriggio si è concluso con una tavola rotonda sul futuro della SIAV e sulla programmazione dei nuovi eventi formativi. Il congresso di Reggio Calabria si configura così come un punto di partenza strategico per una rete professionale orientata a qualità, sicurezza e innovazione, a beneficio dei pazienti e del sistema sanitario.