L’Unione sindacale di base (Usb) ha scelto l’ospedale di Oppido Mamertina, per annunciare la manifestazione nazionale che si terrà a Roma, il 24 giugno contro le politiche del governo Meloni, per rivendicare, tra le tante, anche il diritto alla salute. «Hanno cancellato il diritto alla salute sancito dall’art.32 della Costituzione. Solo chi può permettersi i costi delle prestazioni può curarsi», grida a gran voce il sindacato, che mercoledì, alle 10.30, nel piazzale antistante l’ospedale Maria Pia di Savoia di Oppido Mamertina – proprio dove da quasi quattro mesi insiste un presidio permanente per salvare il nosocomio – terrà una conferenza stampa di presentazione della manifestazione nazionale in difesa del diritto alla salute, contro lo sfruttamento e le morti sul lavoro, indetta dalla stessa Usb insieme ad altre organizzazioni politiche di movimento.

«Accogliamo con grande entusiasmo e siamo lieti di ospitare a Oppido Mamertina il sindacato Usb che ha scelto come cornice per la loro conferenza stampa il nostro ospedale, quale simbolo di lotta a difesa del diritto alla salute di tutti i cittadini calabresi – ha fatto sapere il “Comitato spontaneo 19 febbraio a difesa dell’Ospedale Maria Pia di Savoia di Oppido Mamertina”, che si sta battendo con le unghie e con i denti per riportare in auge il presidio ospedaliero, tanto importante per la fascia preaspromontana della Piana di Gioia Tauro.

«Prosegue l’opera di sensibilizzazione che i cittadini stanno mettendo in campo sul tema del diritto alla salute – ha continuato – con la consapevolezza che dalle future decisioni dipende gran parte del futuro della nostra sanità, ma anche la vita di interi territori destinati a sicura morte per desertificazione economica, sociale e dei servizi essenziali. In ultimo la conferenza stampa sarà il momento per chiedere ufficialmente al presidente della Regione Roberto Occhiuto che i comitati calabresi in difesa della salute vengano coinvolti nella discussione sul riordino della rete ospedaliera regionale con l’istituzione di un tavolo tecnico regionale permanente».