I fatti risalgono a un intervento chirurgico del 2011 presso la Clinica Caminiti di Villa San Giovanni, ai danni del Dr. Pino Panuccio. Dopo un lungo processo durato oltre nove anni, Mazzitelli è stato riconosciuto colpevole di aver falsificato documenti sanitari relativi all’operazione.

Come riportato in una nota, «nella serata di ieri il Tribunale Penale di Reggio Calabria, in persona del Giudice Monocratico Valeria Marchese, ha condannato il medico reggino Riccardo Mazzitelli, di anni 77, per falso aggravato in atto pubblico, consistente nella falsificazione di documenti sanitari e della cartella clinica relativi ad un intervento chirurgico eseguito male presso la Clinica Caminiti di Villa San Giovanni ai danni del Dr. Pino Panuccio nel lontano 2011.

Nel corso di una lunga istruttoria dibattimentale protrattasi per oltre nove anni, durante la quale nelle estenuanti udienze sono sfilati, davanti a più giudici succedutisi nel tempo, numerosi testimoni dell’una e dell’altra parte contrapposte, si sono fronteggiati, in un aspro duello dialettico e giuridico senza esclusione di colpi, i rispettivi difensori, l’Avv. Giuseppe Nardo per la parte civile costituita Dr. Pino Panuccio, nel frattempo deceduta, ed alla quale sono subentrati la moglie ed il figlio, e l’Avv. Franco Bagnoli per l’imputato.

In un clima a volte incandescente, non sono mancati momenti di tensione e di forte contrapposizione, vista la delicatezza della questione dibattuta e che implicava anche aspetti umani e familiari.

Nel corso della discussione finale, l’Avv. Nardo, nell’insolita veste di accusatore, ha levato l’indice di biasimo non solo sulla condotta dell’imputato Mazzitelli, ripercorrendo tutti gli elementi di prova raccolti nel corso del processo e che dimostravano la colpevole imperizia professionale del medico a causa della quale sono derivati gravissimi danni irreversibili al paziente sottoposto all’intervento operatorio, ma anche sulla condivisione agevolatrice delle falsificazioni e manipolazioni dei documenti sanitari da parte di alcuni colleghi medici e di un tecnico amministrativo della Casa di Cura Caminiti e di un consulente medico esterno il quale è giunto addirittura a redigere anni prima una consulenza tecnica a favore della parte civile, per poi, anni dopo nel processo, passato al migliore offerente, venire a sostenere falsamente le ragioni dell’imputato.

Tutte queste inqualificabili condotte dovevano servire a coprire e nascondere il gravissimo errore medico commesso durante l’intervento chirurgico del 03.10.2011.

A fronte di questa situazione, per come ricostruita e offerta alla valutazione del giudice, a nulla è valso il tentativo della difesa dell’imputato di sminuire la portata prorompente delle prove della falsità commessa dal Mazzitelli e di scongiurare l’inevitabile e meritata condanna, così come richiesto dal difensore della parte civile alla quale è rimasto il disappunto di aver dovuto vedere il Mazzitelli scampare alla principale condanna che gli sarebbe stata comminata per le lesioni gravissime inferte al Dr. Panuccio, se nel frattempo non fosse intervenuta la prescrizione del reato, visto i tanti anni nei quali è durato il processo.

Mazzitelli, grazie a questo, è stato condannato soltanto per il reato di falso aggravato alla pena di anni due e mesi due di reclusione, oltre al risarcimento del danno in favore delle costituite parti civili da liquidare in separata sede civile. Oltre ancora alle spese e competenza professionali del difensore».