«Con solo 14 trapianti di rene eseguiti ad oggi (-50% rispetto ad anno precedente) la trapiantologia calabrese dimostra per intero la sua agonia, causa incuria politica! Salva l’onore calabrese l’unico centro trapianto in vita: il Gom di Reggio Calabria che esegue anche i trapianti da vivente. Ma ovviamente non basta!»

Parole e musica di Pasquale Scaramozzino, Coordinatore nazionale Prevenzione dell’Aned (Associazione nazionale emodializzati dialisi e trapianto) secondo cui l’anomala gestione della rete lede gli interessi vitali dei mille trapiantati renali e di centinaia di trapiantandi che l’organo lo attendono inutilmente, se non emigrano fuori regione.

«La presenza silente e invisibile del nuovo coordinamento, dopo quello proficuo e ventennale del dottore Pellegrino Mancini, gli organismi di controllo della rete scaduti e mai attivati, il vuoto di organico amministrativo che non fornisce dati per il monitoraggio degli interventi, l’assenza di un trapiantologo a Cosenza e il 50% delle opposizioni alla donazione sono le cause di mancato procurement e pochezza nell’organizzazione che provocano lo stallo della trapiantologia».

I costi a carico del sistema calabrese dei 100 trapiantandi, 1000 trapiantati renali e 1544 dializzati intanto – ricorda Scaramozzino - superano di molto i cento milioni di euro annuali di spesa. «Costi destinati ad aumentare sempre più per assenza di trapianti. In una regione commissariata come la nostra, nonostante l’enorme progresso scientifico e il miglioramento delle cure ciò costituisce uno scandalo».

Anche la nefrologia e i centri dialisi territoriali «vagano nel buio e rischiano, nel silenzio assoluto della SIN (Società Italiana di Nefrologia), di naufragare come la trapiantologia».

Aned denuncia la palese volontà di creare, ad arte, le condizioni emergenziali per esternalizzare la dialisi, contro gli interessi dei pazienti. Delibera nr 524 di Crotone docet.

«Perché il commissario Roberto Occhiuto, loquace a propagandare l’inverosimile sulla sanità, ancora tace e non blocca la delibera 524 di Crotone? Vediamo crescere le richieste assurde di accreditamento di terzi a Cosenza, a Catanzaro e Reggio. Troppe le voci interne al sistema che alimentano tale vocazione. Lo sa questo il commissario Occhiuto? Si indaghi!»

«Osserviamo oggi che centri dialisi – di Rossano, del soveratese e del vibonese - sopravvivono grazie al supporto di nefrologi pensionati, ai quali però si impongono ovvie limitazioni. Detta situazione rende lacunosa la gestione dei pazienti e, soprattutto – conclude l’Aned - la fase di inserimento e mantenimento dei pazienti in lista trapianto».