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Sarà riqualificato per essere destinato all’integrazione dei migranti regolari l’immobile comunale Le Vele, oggi in stato di abbandono, sito ad Archi, periferia nord di Reggio Calabria. Un progetto che risponde così all’esigenza di recuperare un immobile utilizzandolo per fini sociali. Il mese scorso la giunta comunale di Reggio Calabria ha deliberato con voto unanime l’ammissione a finanziamento di 2 milioni e 400 mila euro per il progetto di recupero e valorizzazione dell’immobile sito in via Lupardini. Conferito al settore Grandi Opere, Programmazione Lavori Pubblici mandato a procedere con l’adozione degli atti e dei provvedimenti funzionali all’attuazione del progetto.
Nel 2019 il dipartimento della Pubblica Sicurezza Programma Operativo Nazionale Legalità 2014-2020 del ministero dell’Interno, in ragione dei flussi migratori, aveva rivolto un invito anche al comune di Reggio Calabria presentare una proposta progettuale. Nel 2020 il Viminale aveva comunicato con decreto l’ammissione a finanziamento ma l’intervento non fu realizzato nei tempi. Lo scorso febbraio una nuova possibilità: dall’asse 7 del Pon Legalità, dedicato a recupero adeguamento e allestimento di beni immobili pubblici, anche confiscati alla criminalità organizzata, da destinare alle esigenze di accoglienza ed integrazione dei migranti regolari, il trasferimento del finanziamento all’asse 3 del Poc Legalità.
L’intervento prevede la realizzazione di un luogo di incontro, ascolto e sostegno sociale compresi servizi di prima necessità quali un servizio di lavanderia, la messa a disposizione di locali per la pulizia personale (barberia, servizio docce, mensa per utenti del centro); uno spazio ricreativo, attrezzato per minori in età di obbligo scolastico- figli di migranti regolari, che favorisca la conoscenza della lingua e della cultura italiana oltre che di sostegno al loro inserimento scolastico; un laboratorio artigianale aperto alla partecipazione di quanti vorranno acquisire e scambiare saperi e metodi di produzione legati sia alle culture delle diverse etnie presenti sul territorio sia alle tipicità reggine e del territorio in genere; una piccola foresteria con possibilità di pernotto solo per i casi di urgente necessità o per esigenze connesse all’attività dell’Ente; un punto di ascolto per le donne migranti sia sotto il profilo della antiviolenza di genere sia per il supporto ai fini della conoscenza ed uso dei servizi alla persona presenti sul territorio.
Archi tornerà dunque ad accogliere migranti ma lo farà con uno struttura di integrazione adeguata e nuova, lontana dalla struttura improvvisata dell’ex facoltà di Giurisprudenza chiusa nel 2016 e oggi al centro di un intervento di riqualificazione per essere adibita a nuova sede del centro per l’Impiego.
Il recupero dell’immobile comunale Le Vele, figurava tra i 16 interventi previsti in Calabria e tra i 4 finanziati nel reggino con la riqualificazione del Centro sportivo Villamesa di Calanna per l’aggregazione a Calanna, del campo sportivo Campo Calabro per l’aggregazione e di un immobile pubblico da destinare a Centro di integrazione e aggregazione per immigrati regolari a Cardeto.