Negli studi de ilReggino.it, sul corso Garibaldi, l’assessore Carmelo Romeo ha raccontato l’estate reggina e la sua delega a “Reggio Calabria città europea”, che significa non solo opere pubbliche e fondi comunitari, ma anche eventi culturali e musicali capaci di costruire un’immagine moderna della città.

«La nostra idea – ha spiegato – è stata quella di offrire appuntamenti quotidiani, senza concentrare tutto in pochi giorni». In questo percorso il Sunset Land ha rappresentato la novità più discussa: un format nato per valorizzare i tramonti dello Stretto, con dj internazionali e reggini e con la DJ School che ha dato spazio a giovani talenti. «Non volevamo riempire piazze ma creare cartoline capaci di viaggiare lontano – ha ricordato – e i numeri parlano da soli: milioni di visualizzazioni».

Accanto al Sunset, l’estate ha visto festival come Radici, Summer Stars, Trend Festival, il Reggio Live Fest e il Festival Cilea, con serate di punta come The Kolors e Boomdabash che hanno riempito l’Arena dello Stretto.

Quartieri, associazioni e cinquecento eventi

Una novità di quest’anno è stato il coinvolgimento delle periferie, con quattordici progetti culturali diffusi nei quartieri. «È stato un modo per dare pari opportunità a chi non si sposta dal centro – ha spiegato l’assessore Carmelo Romeo – e per far conoscere zone poco frequentate. Le associazioni locali hanno fatto un lavoro straordinario: spesso non sono professionisti, ma hanno raggiunto livelli altissimi. Questa volta hanno avuto anche un sostegno economico».

Il bilancio è imponente: oltre cinquecento eventi, tutti senza disordini, che hanno dato vita a una stagione definita dallo stesso Romeo «bella e matura». «Un plauso – ha aggiunto – va ai cittadini e a chi lavora dietro le quinte, dalla sicurezza ai service. Abbiamo ricevuto messaggi da turisti stranieri che hanno ringraziato per aver trovato eventi gratuiti e ben organizzati».

Critiche, fondi e scelte strategiche

Non sono mancate le critiche, soprattutto al Sunset Land. «Abbiamo accolto suggerimenti e spiegato che non era un evento per riempire piazze ma per costruire immagine. Per i concerti di massa abbiamo programmato altro, e i risultati sono stati evidenti». Anche la movida è stata gestita con un approccio diverso, con eventi pomeridiani e serali non troppo lunghi, per migliorare la vivibilità. Centrale resta la questione dei finanziamenti: «Gli eventi non gravano sul bilancio comunale – ha ribadito l’assessore Carmelo Romeo – ma sono sostenuti con fondi europei del Pon Metro. Parliamo di 191 milioni complessivi, di cui quattro destinati alla cultura e alle azioni immateriali. Se non li spendessimo, andrebbero restituiti a Bruxelles.

Così, invece, generano economia per bar, ristoranti, alberghi e attività commerciali». Romeo ha rivendicato anche la capacità di spesa dell’amministrazione: «Abbiamo rendicontato il 91% dei fondi 2014-2020, trasformandoli in servizi concreti: asili nido, piazze e parchi riqualificati, impianti sportivi come i campi da calcio di Ciccarello e Catona».

Destagionalizzazione e prospettive future

Altro obiettivo è stato quello di destagionalizzare. «Non più solo agosto – ha detto – ma eventi per tutto l’anno. Dal concerto del Primo Maggio a Sky Calciomercato, fino al Drone Show del Piccolo Principe che ha chiuso l’estate a settembre con mille droni sul Lungomare. È stata un’anteprima mondiale, uno spettacolo che ha parlato a tutte le età». Guardando al futuro, con le elezioni fissate per aprile, l’assessore Carmelo Romeo ha riconosciuto l’incertezza ma ha difeso la solidità della programmazione: «Stiamo già lavorando al Natale. Le risorse ci sono e continueranno a esserci.

L’auspicio è poter proseguire, ma anche se cambierà l’amministrazione il modello è ormai costruito: Reggio ha acquisito credibilità e questo percorso non deve fermarsi».

La conclusione è un messaggio che sintetizza il senso del lavoro: «Reggio non è solo Lungomare e Bronzi. È una città favolosa, fatta di quartieri, piazze, parchi e tramonti. Il nostro compito è creare occasioni perché venga vissuta e raccontata, e perché diventi sempre più europea».