Avete domenica 21 dicembre, a partire dalle 16:30, l’accensione del candelabro liturgico a nove bracci che simboleggiare la vittoria della luce di Dio sull’oscurità
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Bova Marina – organizzata dal Museo e Parco archeologico di Bova Marina, insieme con la Comunità ebraica di Napoli sez. Calabria, domenica 21 dicembre, a partire dalle 16:30, torna l’ormai consueto appuntamento con la “Channukkà”, la festa ebraica delle luci. La celebrazione, dal punto di vista pratico, consiste nell’accensione del candelabro liturgico a nove bracci, l’hanukkiah, a simboleggiare la vittoria della luce di Dio sull’oscurità.
Dal punto di vista storico, rimanda alla rivolta armata del 167-164 a.E.V. guidata dagli Asmonei contro i Seleucidi, che dominavano in quel periodo la Terra d’Israele e che avevano imposto leggi che limitavano, e in certi casi vietavano, alcune importanti pratiche dell’ebraismo, tra cui il rispetto dello Shabbat. La rivolta consentì la liberazione di Gerusalemme e il Tempio che era stato profanato venne nuovamente inaugurato e restituito al culto originario.
E qui avvenne il miracolo: per riaccendere la Menorah, il candelabro a sette bracci simbolo della presenza divina, era necessaria una quantità di olio durevole per otto giorni: i Maccabei trovano però una sola ampolla, sufficiente per l’accensione di un solo lume. I sacerdoti decisero comunque di accendere le luci, e l’olio, inspiegabilmente, durò per i seguenti otto giorni. Chanukkà significa infatti “inaugurazione” e rimanda all’apertura del Tempio prima profanato. «Il simbolo della luce come rinascita è comune in tutti i popoli ed è con questo spirito che da anni organizziamo questo evento - dichiara la direttrice del Parco, la Dott.ssa Elena Trunfio.
Abbiamo quindi scelto questa celebrazione per ribadire il carattere multiculturale della nostra regione che storicamente ha visto susseguirsi popoli e tradizioni differenti. E’ un evento che vuole rafforzare il dialogo interreligioso, creando un momento condiviso di promozione della pace. Quest’anno hanno aderito all’evento oltre venti realtà tra enti e comunità religiose: celebriamo quindi la speranza di inaugurare una fase di fratellanza, sincretismo, solidarietà».

