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Dopo la perdita del padre, un ragazzo autistico non verbale, è stato privato del centro terapeutico della Due Soli con sede a Villa San Giovanni. Lo zio e una volontaria denunciano lo sgombero improvviso e l’assenza di alternative. La comunità si mobilita per il ripristino della sede e il rispetto dei diritti dei più fragili.
Questo giovane autistico ha perso il suo punto di riferimento terapeutico dopo la morte del padre. La sede dell‘associazione Due Soli, dove svolgeva attività essenziali per il suo benessere, «è stata sgomberata senza preavviso dal Comune, nonostante fosse ristrutturata e indipendente dalla scuola».
Lo zio e una volontaria denunciano come lo sgombero abbia causato gravi disagi psicologici al ragazzo e danni materiali alle attrezzature e ai documenti sociosanitari, alcuni dei quali sarebbero stati abbandonati all’aperto. «Nonostante le numerose comunicazioni inviate al Comune, inclusa una PEC dell’avvocato dell’associazione, non è stata offerta alcuna alternativa per proseguire le terapie.
In una registrazione di una seduta comunale, è emerso che la chiusura della scuola, da cui la sede della Due Soli era indipendente, è stata motivata dalla necessità di ottenere documenti richiesti dalla minoranza, causando disagi evitabili».
Si chiede il ripristino immediato della sede della Due Soli per garantire a questo ragazzo la continuità terapeutica e il rispetto dei suoi diritti. È fondamentale che le istituzioni locali rispondano con soluzioni concrete, evitando ulteriori danni a chi non può difendersi da solo. «Non ripristinando la sede farranno arrivare mio nipote ad un trasferimento ancora più “a disagio” arriverà ai cambiamenti necessari già sottoposto a enormi stress».
Questa vicenda evidenzia la necessità di garantire servizi e assistenza continua e alternativa ai ragazzi autistici. Senza spazi idonei e familiari, questi ragazzi rischiano l’autolesionismo e l’isolamento. È essenziale che le istituzioni riconoscano l’importanza di ambienti terapeutici stabili e adeguati, che rispondano alle esigenze individuali e promuovano l’apprendimento, il benessere e l’indipendenza.
La comunità di Villa San Giovanni è attenta e chiede rispetto per tutti i ragazzi autistici che necessitano di supporto continuo. È fondamentale che le istituzioni locali rispondano con soluzioni concrete, evitando ulteriori danni a chi non può difendersi da solo.