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«La popolazione rimasta a Gaza City è intrappolata tra bombe e distruzione. Senza cibo, acqua e riparo, la popolazione in fuga è allo stremo. Non c’è nessun luogo sicuro per chi cerca di sopravvivere. È una macelleria, è una strage di donne, uomini e bambini che non possiamo accettare, stanno attuando la “Soluzione finale”
Il mio, forse, è un piccolo gesto, ma sento di non poter restare fermo e indifferente, sento di non poter essere complice di questo sterminio. Sono certo che la mia cittadina capirà e sarebbe utile che tanti altri sindaci lo facessero, siamo le istituzioni dal basso, quelle del rapporto vero con le persone, proviamo noi a chiedere alle istituzioni “più alte” di intervenire, di non essere complici, proviamo noi a “Restare umani”». È quanto annuncia il sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia.