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La Fondazione Varia di Palmi archivia il 2024 con un risultato positivo, contraddistinto da una gestione economica rigorosa e da un impatto culturale e sociale concreto sul territorio.
È trascorso quasi un anno dalla piena realizzazione dell’edizione 2024 della Varia di Palmi, patrimonio immateriale dell’umanità riconosciuto dall’UNESCO, insieme a numerose iniziative dedicate alla valorizzazione delle tradizioni locali e alla trasmissione del patrimonio culturale alle nuove generazioni. Parallelamente, la Fondazione ha avviato un percorso di rafforzamento organizzativo, introducendo una gestione più strutturata e orientata alla sostenibilità futura del progetto.
Amministrazione oculata delle risorse, attenzione ai costi e raccolta fondi hanno caratterizzato l’esercizio 2024, consentendo alla Fondazione di archiviare l’edizione con risultati significativi sul piano economico e gestionale. Una sensibile riduzione delle spese, favorita anche dall’impulso promozionale dell’anno precedente, ha permesso di coprire quasi integralmente le passività ereditate dal 2023, salvo rare eccezioni volute da sostenitori che hanno richiesto la realizzazione di progetti strategici.
Il Bilancio 2024 depositato al RUNTS evidenzia un utile netto pari a 59mila euro, accompagnato da una netta riduzione dell’esposizione debitoria verso i fornitori rispetto all’anno precedente. Dopo una fase iniziale complicata, anche per la vicinanza temporale all’edizione 2023, la Fondazione è riuscita a costruire in tempi brevi una governance più solida, capace di garantire continuità e affidabilità nella gestione.
In un contesto inizialmente segnato da difficoltà operative e una situazione gestionale complessa, la Fondazione ha potuto contare sulla continuità direzionale del Presidente Daniele Laface, la cui guida stabile si è rivelata decisiva per il completamento delle attività e il rilancio dell’ente.
L’insediamento del nuovo CDA a luglio 2024 ha rappresentato un punto di svolta ulteriore. Con un’azione tempestiva e condivisa, il nuovo Consiglio ha inciso profondamente nel risanamento dei debiti e nella definizione di un percorso di consolidamento, fondato su visione strategica, responsabilità e operatività.
Determinante, lungo il cammino, è stata la solidarietà concreta di tanti sostenitori, tra cui l’imprenditore Claudio Carbone, che ha offerto un contributo prezioso. Allo stesso modo, i componenti del precedente CDA hanno collaborato con impegno anche all’organizzazione dell’edizione 2024.
Grazie al lavoro della nuova tesoreria e al supporto di professionisti specializzati nel terzo settore, la Fondazione ha migliorato sensibilmente la propria sostenibilità economica, nonostante l’assenza di fondi pubblici da Metrocity Reggio Calabria (già gestiti nel 2023 dal Comune) e l’accesso ai fondi regionali solo su rendicontazione, con una richiesta pari a circa 20.000 euro per l’edizione 2024. Una scelta coerente con un modello gestionale autonomo, responsabile ed efficiente.
Il 2024 ha visto anche il rafforzamento dei rapporti con enti culturali e istituzioni, nonché una partecipazione crescente da parte del pubblico, in particolare dei giovani, agli eventi promossi dalla Fondazione.
«Come Consiglio di Amministrazione siamo orgogliosi del percorso compiuto fin qui dalla Fondazione, soprattutto per la capacità dimostrata dell’ente di riorganizzarsi dopo l’edizione 2023» – dichiara il Presidente Daniele Laface –. «È stato un anno che ha confermato la forza della nostra identità culturale e il valore della Varia come simbolo di coesione, appartenenza e condivisione. Questo risultato è il frutto di un lavoro corale, che coinvolge volontari, cittadini, istituzioni e sostenitori».
Sull’onda dell’entusiasmo generato dalla riuscita azione di risanamento e forte dei risultati raggiunti, la Fondazione ha elaborato un programma completo per l’edizione 2025, intitolato “Varia di Palmi 2025: Anno Giubilare di fede, cultura e tradizione”, e lo ha formalmente proposto al Comune di Palmi, mirando a un’intesa istituzionale che potesse esaltarne il valore identitario, culturale e devozionale. Nessun riscontro formale è pervenuto dall’ente comunale, se non comunicazioni informali a contenuto negativo.
Alla luce di questa mancata interlocuzione, l’intero Consiglio di Amministrazione, incluso il Presidente, ha ritenuto compiuto il proprio mandato, avendo raggiunto gli obiettivi prefissati ma non potendo realizzare lo scopo primario dell’ente: la Varia 2025. Per questo motivo, nella giornata odierna, il CDA rassegnerà le proprie dimissioni con effetto immediato.
La Fondazione, tuttavia, guarda con fiducia al futuro, nella consapevolezza di aver posto basi solide per uno sviluppo culturale duraturo del territorio.
«Tra le direttrici già avviate» – conclude Laface – «vi sono l’accreditamento al 5×1000, la tutela del marchio Varia di Palmi, la costruzione di presenze digitali moderne, la partecipazione a bandi per la creazione di un museo e lo sviluppo di nuovi progetti. Il nostro augurio è che la Fondazione prosegua su un cammino autonomo, sostenibile e radicato nella comunità, con al centro la valorizzazione della Varia di Palmi».