E’ previsto l’afflusso di migliaia di fedeli, sabato 4 ottobre 2025, da varie regioni italiane e dall’estero, per partecipare alla giornata di preghiera per la conversione dei mafiosi, indetta dalla diocesi di Locri – Gerace, a Santa Domenica di Placanica, nel cuore della Locride, presso il santuario della Vergine Immacolata Nostra Signora dello Scoglio, fondato da Fratel Cosimo, oltre mezzo secolo fa.

Istituito nel 2017, il primo nel mondo, dal vescovo della diocesi di Locri – Gerace, monsignor Francesco Oliva,  nel polmone di spiritualità mariana dello Scoglio che, da oltre mezzo secolo, è frequentato da milioni di pellegrini, provenienti da ogni angolo del pianeta. «L’appuntamento del quattro ottobre, – ha dichiarato il pastore diocesano – rappresenterà un momento importante di preghiera per la conversione di quanti sono caduti nelle seduzioni della criminalità organizzata, perché si convertano e vivano, abbandonando le vie del male. Ce lo chiede papa Leone XIV° cosi come lo ha chiesto papa Francesco in tante occasioni a cominciare da quella nota omelia tenuta nella piana di Sibari, il 21 giugno 2014, quando espresse che coloro che seguono la via del male, come i mafiosi, «non sono in comunione con Dio: sono scomunicati!» Cambiare vita è possibile, abbandonare la via del male è possibile, rinunciare all’arroganza e alla sopraffazione del più debole è possibile. Lasciare alle spalle la via del male è possibile. Dio vuole che il peccatore si converta e viva. La possibilità della conversione è fonte di speranza per tutti, ridona la gioia della vita, perché riporta ad essere in pace con Dio e con i fratelli. Convertirsi, nella bibbia, è cambiare direzione di marcia e rivolgersi di nuovo al Signore, sapendo che Egli ci ama e il suo amore è per sempre».

Anche il nuovo assistente spirituale e confessore presso il santuario dello Scoglio, ovvero il frate minore francescano, padre Umberto Papaleo, ha marcato l’importanza della giornata asserendo che: «Convertirsi è ritrovare la posizione giusta, come Maria fece dall’inizio alla fine: sotto di Lui, con Lui. E mai senza di Lui».