Un pulmino è stato donato dalla Bcc della Calabria ulteriore, alla Caritas diocesana di Oppido Mamertina-Palmi. La cerimonia di consegna si è svolta alla Curia di Palmi, alla presenza del presidente del Consiglio d’amministrazione dell’istituto bancario Sebastiano Barbanti, del direttore della Caritas diocesana diacono Michele Vomera, della presidente dell’associazione “I segni dei tempi” Noemi Trimarchi e del vescovo Francesco Milito che ha benedetto il mezzo.

«Siamo molto contenti della donazione – ha affermato Barbanti – perché è lo specchio dei valori della nostra comunità bancaria che fa della solidarietà uno dei criteri guida. In questi mesi di rilancio stiamo seminando diversi semi sul territorio che siamo sicuri prima o poi germoglieranno. Il nostro obiettivo è costruire una banca a prova di futuro e per farlo vogliamo gettare solide fondamenta che vadano oltre le persone che in un dato momento si trovano alla governance dell’istituto. Vogliamo creare una rete di valori condivisi che saranno le linee guida future della Bcc.

Per noi – ha continuato – è un privilegio avviare una collaborazione con la Diocesi che sono sicuro diventerà ogni giorno più intensa. D’altronde, come Bcc, per statuto, non abbiamo l’obbligo di fare utili. Quello che raccogliamo lo reinvestiamo sul territorio. Naturalmente con la necessaria prudenza perché il numero di persone che possiamo aiutare è direttamente proporzionale al nostro patrimonio: più cresce più avremo possibilità di erogare finanziamenti e innescare un circolo virtuoso col territorio».

Il vescovo Milito dal canto suo, dopo aver ringraziato la Bcc, si è mostrato interessato alle attività della banca e ha discusso con Barbanti sul valore dell’etica in economia. Vomera ha raccontato la genesi dell’iniziativa che parte dall’allora dg della Banca Mario Corvo. Andando al lavoro notava la coda di migranti che si recavano nei campi per lavorare. Ha poi scoperto che il caporalato spesso si annida proprio nei mezzi di trasporto. Il pulmino quindi, farà la spola in orari prestabiliti fra la baraccopoli di San Ferdinando o l’insediamento di Testa dell’acqua, per accompagnare i migranti. Il pulmino servirà anche per altre esigenze ed è stato già usato per portare gli ucraini ospiti della Diocesi a vedere le luminarie di Tropea.