Realizzato con e dai bambini ha rappresentato un evento aperto alla comunità, tra tradizione, collaborazione e meraviglia
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La sera del 20 dicembre 2025, il cortile della scuola materna Infanzia2000, in via Fondo Falcone nei pressi del Cedir, si trasformerà in un piccolo villaggio di Betlemme. Luci soffuse, paglia, costumi e voci di bambini daranno vita a un presepe vivente che, come ogni anno, promette di emozionare famiglie e cittadini, raccontando il Natale attraverso gli occhi dell’infanzia.
Un polo dell’infanzia che educa alla comunità
La scuola materna Infanzia2000 è un polo dell’infanzia, che accoglie al suo interno il micronido, la sezione primavera e la scuola dell’infanzia per i bambini dai tre ai sei anni. «Il presepe vivente - spiega la dirigente scolastica Roberta Ferrato - è un progetto che coinvolge tutti, bambini, famiglie ed educatori, e che diventa un’occasione concreta di crescita, condivisione e apertura al territorio».
Un presepe fatto davvero dai bambini
Il presepe vivente di Infanzia2000 è in effetti un lavoro collettivo costruito nel tempo. La scenografia nasce anche dalle mani dei bambini che hanno collaborato alla preparazione della grotta con la paglia e agli allestimenti.
«I bambini sono i veri protagonisti», sottolinea la dirigente Ferrato. «Hanno partecipato alla realizzazione delle scenografie, hanno preparato gli spazi e interpretano i ruoli principali. È un’esperienza educativa che li rende consapevoli di ciò che costruiscono insieme».
Dai mestieri antichi alla capanna della Natività
Il percorso del presepe, nel cortile della scuola, si snoderà attraverso gazebo allestiti come piccole botteghe: il panificio, il fruttivendolo, la drogheria, le lavandaie. Ogni sezione della scuola presenterà la propria scenografia, animata dai bambini dai tre anni in su, che interpreteranno anche gli animali del presepe, con costumi curati nei dettagli.
Sotto una tettoia del cortile troverà spazio la capanna della Natività. Qui entrerà in scena anche il micronido: i bambini più piccoli saranno accompagnati dai genitori, che vestiranno i panni degli angioletti, tenendo i figli in braccio. Accanto, le “pecorelle” della sezione primavera, dai due ai tre anni, completeranno il quadro.
«Per i più piccoli la presenza dei genitori è fondamentale», spiega Ferrato. «Abbiamo voluto coinvolgerli direttamente, perché il presepe fosse davvero inclusivo e rispettoso delle diverse età».
Una festa aperta a tutti
Il presepe vivente sarà aperto non solo alle famiglie della scuola, ma anche agli abitanti del quartiere e a tutta la cittadinanza. All’ingresso, un’area dedicata all’accoglienza offrirà un momento conviviale: con una crispellata e una merenda anche per i bimbi.
«È un evento che ormai la comunità aspetta», racconta la dirigente. «Lo realizziamo da molti anni e ogni volta è un grande successo. È faticoso, richiede impegno e cura dei dettagli, ma la soddisfazione di vedere prima di tutto i bambini e poi i genitori e i visitatori emozionati ripaga di tutto».
La tradizione che si rinnova ogni anno
Quella del presepe vivente è una tradizione consolidata per Infanzia2000, riproposta anche lo scorso anno e sempre accolta con entusiasmo. Un appuntamento che cresce e si rinnova, mantenendo intatto il suo significato più profondo. Educare i bambini alla bellezza di un Natale semplice, autentico e condiviso.

