Perplessità sulla figura del Direttore artistico, sui criteri di nomina e sugli ingressi omaggio in caso di concessione del teatro a terzi
Tutti gli articoli di Società
PHOTO
«Nei giorni scorsi dalle testate giornalistiche abbiamo appreso del forte rammarico che il gruppo consiliare Rinascita Comune ha manifestato in seguito al rinvio dell’iter di approvazione della proposta di modifica del regolamento del Teatro comunale Francesco Cilea.
«In qualità di operatori culturali che, nel periodo invernale, sono soliti utilizzare tale struttura, sentiamo la necessità di approfondire l’argomento in questione». E’ quanto si legge nella lettera aperta che Polis Cultura ha rivolto a Sindaco, dirigente del Settore Cultura e Consiglieri di Reggio Calabria relativamente alle dichiarazioni di Rinascita Comune sul regolamento del Teatro Cilea.
Si premette che già nel 2019, quando il regolamento attualmente in vigore era in fase di approvazione, siamo stati gli unici operatori ad elevare osservazioni in sede di udienza presso la commissione preposta. Osservazioni che nella fase di approvazione non sono state considerate.
Adesso, a distanza di sei anni, si ritorna a discutere di modifiche da apportare al regolamento introducendo, a detta del gruppo consiliare Rinascita Comune, “elementi di modernizzazione, maggiore trasparenza e nuove modalità di fruizione dell’infrastruttura culturale”.
Nell’esaminare le proposte di Rinascita Comune, salta subito all’occhio che la variazione principale sarebbe dettata dalla modifica dell’art. 18 che attualmente prevede un comitato tecnico-scientifico competente con partecipazione a titolo gratuito, sostituendolo con la nomina di un Direttore Artistico per la programmazione di eventi organizzati direttamente dall'Amministrazione e per la valutazione di istanze per l’utilizzo del teatro. “L’incarico del Direttore Artistico può essere affidato, con modi e forme previste dalle norme vigenti, ad una figura esperta di riconosciuta e comprovata esperienza artistica e/o organizzativa”. Fin qui non ci sarebbe nulla da eccepire, la scelta da parte dell’Amministrazione di avvalersi di una figura esperta sarebbe certamente sensata in caso di una programmazione teatrale diretta ma del tutto inutile in caso di concessione del teatro a terzi, considerato che il Dirigente del Settore competente, già di sé persona qualificata sotto il profilo amministrativo e legale, ha le capacità di valutare le istanze che pervengono al Comune e il dovere di applicare l’attuazione del regolamento in vigore.
L’elemento che, tuttavia, stride maggiormente nella proposta di variazione dell’articolo è la parte conclusiva della modifica, quando si specifica che la “figura esperta di riconosciuta e comprovata esperienza artistica e/o organizzativa” dovrebbe esserlo “nell’ambito del teatro lirico “. Perché mai un Direttore Artistico dovrebbe avere esperienza esplicitamente nell’ambito del teatro lirico e non in generale nell’organizzazione di spettacoli dal vivo? Ricordiamo che il regolamento, nella classificazione delle attività da svolgere presso il Teatro Cilea, cita manifestazioni di spettacoli operistici, concertistici, teatrali, di prosa, di varietà, musicali e di danza, attività cinematografiche ed audiovisive, mostre, pitture ed arti visive in genere, manifestazioni di pubblico intrattenimento che abbiano un elevato interesse culturale, sociale e politico-istituzionale purchè prestigiose per la città. In pratica un’attività artistica varia e diversificata che, secondo le indicazioni della nuova proposta di modifica regolamento, dovrebbe essere valutata da un esperto nell’ambito esclusivamente del teatro lirico. La precisazione appare inutile ed insensata, a meno che il senso non sia quello di voler privilegiare, già in questa fase, una precisa figura rispetto ad altre, avallando le voci di corridoio che vedrebbero ad oggi la nomina di un esponente in tale settore.
Oggi come sei anni fa, inoltre, continuiamo a contestare anche l’art. 29 del regolamento che disciplina i posti riservati alle Autorità e gli ingressi gratuiti. Come già specificato allora in sede di udienza presso la commissione preposta alla modifica del regolamento, tale articolo deve essere applicato solo nel caso di gestione di spettacoli organizzati direttamente dall’Amministrazione comunale. In caso di gestione da parte di terzi, dal momento che ad essi è già richiesto il pagamento di un canone di concessione per l’utilizzo della struttura e il riservo esclusivo dei due palchi istituzionali per Sindaco, Prefetto e Autorità di P.S., non è possibile pretendere inoltre una serie di ingressi omaggio per collaboratori artistici dell’Ente (quanti sarebbero?), n. 5 palchi su indicazioni del Sindaco (n. 25 posti), n. 1 palchetto (n. 5 posti) per giornalisti accreditati presso il teatro e non presso l’organizzazione dell’evento come dovrebbe essere. Ingressi omaggio che per un concessionario costituiscono mancato incasso e generano eccesso di emissione di tagliandi omaggio con conseguente aggravio di oneri SIAE e IVA, oltre che uno schiaffo morale nei confronti di chi paga un biglietto.
Nel comunicato di Rinascita Comune si fa cenno anche alla previsione di assicurare alle persone con disabilità riconosciuta la partecipazione agli eventi. A tal riguardo si porta a conoscenza che il Teatro Cilea risponde a questa esigenza con la presenza, come per legge, di n. 3 posti per disabili su carrozzina con assegnazione del posto per l’accompagnatore.
Ci appelliamo a chi preposto a completare l’iter di approvazione della proposta di modifica del regolamento del Teatro Comunale Francesco Cilea e chiediamo:
- la modifica dell’art. 18 comma 2 . L’incarico di Direttore Artistico può essere affidato, con i modi e nelle forme previste dalle norme vigenti, ad un/una esperto/a di riconosciuta e comprovata esperienza artistica e/o organizzativa nell’ambito del teatro lirico di organizzazione di spettacoli dal vivo.”
- art. 29, in caso di concessione del teatro a terzi, eliminare gli ingressi omaggio riportati alla lettera C) e al punto 3 e 4».

