Il presidente del Gal Terre Locridee, intervenuto alla manifestazione “Per le vie di… San Martino”, lancia un appello all’unità per dare slancio al comparto vitivinicolo
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«Non basta coltivare uva e produrre ottimi vini se poi non si riesce a fare rete. Abbiamo bisogno di aggregazione, di mettere insieme le nostre produzioni e di guardare con decisione verso mercati più ampi. I Consorzi devono rafforzarsi, collaborare e proporsi sui mercati in maniera più forte». È un appello all’unità dei produttori vitivinicoli quello di Francesco Macrì, presidente del Gal Terre Locridee, intervenuto al convegno “Terra, vite e comunità” nell’ambito del festival “Per le vie di…San Martino”, in corso a Marina di Gioiosa Jonica, promosso dall’associazione “MarinAmo” con il sostegno della Pro Loco e dell’amministrazione comunale.
«I nostri sono prodotti eccezionali, legati a un territorio eccezionale, e dobbiamo dargli adeguato valore anche sotto il profilo economico. Dobbiamo costruire le condizioni perché i giovani scelgano di restare nella Locride, in Calabria, e trovino motivazioni e opportunità per farlo – ha aggiunto Macrì –. Il nostro territorio vanta ben tre denominazioni DOC in un’area relativamente piccola, credo che non ci sia nulla di simile in altre parti d’Italia. È un patrimonio straordinario, ma per renderlo davvero competitivo dobbiamo lavorare di più e meglio, partendo proprio dai Consorzi del settore. Anche la politica deve fare la propria parte, sostenendo concretamente il comparto e accompagnandolo in un percorso di crescita stabile e sostenibile, come sta già facendo l’assessore regionale Gianluca Gallo che ha puntato sul vitivinicolo per ridare forza all’economia calabrese. Si tratta di un settore fondamentale per lo sviluppo e rappresenta un motore importante non solo per l’agricoltura, ma anche per il turismo e per l’immagine positiva della Calabria nel mondo».

