«Oggi, sei maggio 2025, saremo in Commissione Territorio a Villa ma non potremo interloquire direttamente con i Consiglieri, gli esperti e i tecnici di Stretto di Messina Spa». E’ quanto si legge in una nota diffusa dal Circolo Pd Tonino Giordano di Villa San Giovanni.

«Chiediamo a chi potrà farlo, a tutti i rappresentanti istituzionali dei cittadini villesi, di pretendere chiarezza e di approfondire la “questione idrica” e la questione “espropri”.
In breve le domande sono queste:

  1. C’e’ consapevolezza della crisi idrica cittadina? Del fatto che siamo oggetto di chiusure programmate nell’approvvigionamento quotidiano?
  2. Nel contesto di questa carenza sempre più inquietante, come impatterà il grande cantiere che necessita di enormi quantità d’acqua? Quali le soluzioni reali? Quali rischi per gli usi civici? Anche queste risposte verranno rinviate alle fasi post cantierizzazione?
  3. Quale impatto avranno sul nostro Lungomare – già disastrato dalla viabilità di cantiere – i tre depuratori previsti per le esigenze della grande opera? Che ne sarà di Porticello, di Cannitello, di Pezzo? Cosa rimarrà della vocazione turistica di Villa?
  4. Sugli espropri, sulle reali volontà di tutela dei cittadini, perché non sono stati indennizzati i vincoli d’esproprio apposti già da due anni? Perché si e’ rimandato senza giustificazioni, lasciando alle famiglie il peso della svalutazione di proprietà sostanzialmente invendibili ?
    Se il buon giorno si vede dal mattino, non ci sono buone notizie per Villa e la “retorica” del “progetto più bello del mondo” non ha retto alla prova delle valutazioni terze, delle prescrizioni emesse dalle autorità coinvolte.
    Non sarebbe dunque più giusto tornare indietro, ad una fase più corretta di studi?
    Non sarebbe necessario far valere – anche in Commissione Territorio, in Aula Consiliare – il principio di precauzione, con una decisione “politica”che stigmatizzi tutti i limiti emersi, che cristallizzi le posizioni degli Amministratori, che richiami tutti i livelli istituzionali ad un responsabilità diretta?
    Noi ci siamo, e attendiamo – con la Città – le risposte dovute».