Tutti gli articoli di Società
PHOTO
A seguito dello spostamento temporaneo del servizio di traghettamento Bluferries al porto di Reggio Calabria, il Comitato Pendolari ha proclamato lo stato di agitazione contro la decisione di negare l’accesso alle auto. Una scelta ritenuta «lesiva dei diritti dei pendolari, sia come viaggiatori che come utenti e consumatori».
Secondo il Comitato, l’attuale limitazione «obbliga di fatto tutta la comunità ad utilizzare solo ed esclusivamente il servizio Caronte», considerato più costoso e congestionato. Negli ultimi anni Bluferries era diventata per molti pendolari una valida alternativa, apprezzata per la precisione, la comodità e una politica commerciale attenta all’utenza, senza rincari o sovrattasse mascherate da “addizionali carburanti”.
Ora, con la nuova rotta Reggio–Tremestieri, si apre una grande opportunità: «Il vantaggio del prezzo si unirebbe a quello di una rotta più corta — 30 minuti contro i 50 di Villa–Tremestieri — con benefici in termini di inquinamento e consumo di carburante». Una parte consistente dei pendolari calabresi risiede proprio a Reggio, e la possibilità di partire dal porto cittadino eviterebbe anche il viaggio fino a Villa San Giovanni.
«Perché negare questa opportunità alla comunità che attraversa lo Stretto?», si chiede il Comitato, che invita Bluferries e le istituzioni ad aprire un tavolo di confronto per garantire anche da Reggio il trasporto delle auto.