«Quello del Polo formativo Sna della Calabria è il successo di un modello che stiamo adottando anche nelle altre regioni italiane: aggiorniamo le competenze dei nostri dipendenti pubblici, fornendo strumenti adeguati ad affrontare le sfide che abbiamo di fronte, e valorizziamo le eccellenze dei nostri territori grazie alla stretta collaborazione con le amministrazioni, le università e gli istituti di formazione». Anche il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha voluto esprimere attraverso una nota la sua soddisfazione in occasione del primo anno di attività del Polo Sna di Reggio Calabria.


Istituito a Palazzo Zani con decreto del Ministro Zangrillo, e reso operativo dal protocollo d’intesa sottoscritto un anno fa da Dipartimento della funzione pubblica, Sna, Regione Calabria e Università Mediterranea di Reggio Calabria, il Polo è una creatura di Forza Italia: fortemente voluto dal governatore Roberto Occhiuto, dall’europarlamentare Giusi Princi, presidente del Comitato di Coordinamento territoriale della Sna, e dal vicecapogruppo alla Camera di Forza Italia, Francesco Cannizzaro.
«Ringrazio i firmatari del protocollo per questo anno di attività proficuo e virtuoso – aggiunge il Ministro Zangrillo –. La formazione non è un costo, ma un investimento sul fattore umano per garantire un processo di aggiornamento continuo, capace di mettere le nostre persone, e le organizzazioni di cui fanno parte, nelle condizioni di affrontare al meglio le complesse sfide dell’innovazione, al fine di offrire servizi sempre in linea con le aspettative dei nostri utenti, cittadini e imprese. Il Polo formativo della Calabria risponde in modo esemplare a questa missione, rendendo la PA calabrese più moderna ed efficiente. Un contributo significativo allo sviluppo dei nostri territori e dell’intero Paese».

Morzenti Pellegrini: «Una delle realtà più attive a livello nazionale»

A Palazzo Zani, sede della Scuola nazionale dell’amministrazione, per spegnere la candelina del primo compleanno della Sna erano presenti. Remo Morzenti Pellegrini, vicepresidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione, Giuseppe Zimbalatti, Rettore dell’Università degli studi Mediterranea, e il deputato Francesco Cannizzaro, vicecapogruppo azzurro a Montecitorio.
Soddisfatto è apparso Morzenti Pellegrini in città anche per una lectio magistralis alla “Mediterranea”, che si è detto molto contenti come Scuola nazionale dell’amministrazione – «ma lo posso dire anche per il dipartimento di funzione pubblica» – per questo primo anno che è stato «un anno che da un lato ha visto gli attori che siedono nel Comitato di gestione quindi la Regione, l’Università e la Scuola nazionale da subito al lavoro per raccogliere quelli che sono stati e sono i bisogni formativi delle amministrazioni. Ma a fronte di questa raccolta di questi bisogni c’è stata già una prima tornata di eventi formativi che ha riscontrato un notevole interesse, quindi io sono qui oggi a nome della Scuola nazionale per dare un messaggio che quello che abbiamo inaugurato un anno fa è una realtà è una delle realtà più attive tra i nostri poli e non solo perché si è partiti per primi, ma perché c’è un forte interesse soprattutto locale per questa attività».


Morzenti Pellegrini ha spiegato che i primi quattro corsi hanno avuto un interesse notevole da parte delle amministrazioni che hanno chiesto anche repliche ulteriori che non sono state possibili per il semplice fatto che sono partiti anche altri poli chiarendo però che «a differenza degli altri poli, questo è già il primo a essere interessato da una programmazione per il 2025 quindi questo è stato un anno dove il polo della Calabria è servito anche sperimentalmente per il tiro anche sugli altri poli».


Entro la fine dell’anno, verrà anche presentata la nuova programmazione per il 2025, che prevede un rilancio ulteriore e un investimento su altri fronti. E per altri fronti Morzenti Pellegrini intende dire «nuovi interventi formativi nelle materie più interessanti e che interessano di più le amministrazioni di questo territorio e quindi il nuovo codice dei contratti e soprattutto come attrarre i nuovi fondi anche per l’attività del Pnrr che sta volgendo al termine».


Il vicepresidente Sna ha poi ricordato che ogni polo ha un’attività ordinaria e la formazione sui bisogni istituzionali più ordinari, ma anche una curvatura e quindi un avvicinamento a un tema di caratura più nazionale. «Il tema che è stato scelto per questo polo è “diritti e migrazioni e quindi si porterà a Reggio Calabria l’intera pubblica amministrazione italiana a formarsi e ad aggiornarsi su questo tema che significa anche investire in nuove frontiere perché parlare oggi di diritti e di immigrazioni è un tema di attualità ma anche di innovazione per il mondo del Pubblica Amministrazione».

Cannizzaro: «Reggio punti ad essere città universitaria»

«Abbiamo inaugurato questa sede, questo polo che, vorrei ricordare essere oggi tra i primi d’Italia per attività ed è stato anche il primo tra i primi d’Italia, e il primo al sud». Usa questo giro di parole Francesco Cannizzaro per descrivere «un successo strepitoso», per la Scuola nazionale dell’amministrazione, per le attività, il numero di iscritti, le attenzioni ricevute da parte dei dipendenti della pubblica amministrazione che vedono la Sna come punto di riferimento per migliorare la loro performance all’interno delle proprie amministrazioni di appartenenza.

«Credo che siamo sulla strada giusta, siamo riusciti grazie all’impegno del ministro Zangrillo ad ottenere un impegno che avevamo assunto a Roma con il presidente Occhiuto. Non finiremo mai di ringraziarlo perché riportare dopo moltissimi anni la scuola nazionale della pubblica amministrazione in Calabria, e a Reggio in particolare, è un segnale ulteriore del governo, della Sna, in una città metropolitana che evidentemente ha la necessità di migliorare l’apparato burocratico e l’apparato amministrativo che poi è quell’apparato che è protagonista in quella capacità di spesa che chiaramente necessitano i nostri enti».


Quindi, ammette Cannizzaro, un punto stampa semplicemente per ricordare alla città quello che è successo un anno fa, ma anche qualche novità: «Questo polo Sna di Reggio Calabria sarà ancora di più potenziato, avrà maggiore attenzione da parte del governo nazionale. Credo che questa città stia iniziando ad avere un’attenzione nazionale che forse negli ultimi anni si era un po’ perduta, e io credo che Reggio debba puntare ad essere una città universitaria. La “Mediterranea” sta facendo uno straordinario lavoro facendoci sentire orgogliosi anche nella formazione dei nostri giovani. Noi non dobbiamo assolutamente permettere che questo fenomeno che negli ultimi anni è in ascesa, e che vede i nostri giovani andare via a studiare fuori, continui. Dobbiamo arrestarlo e iniziative come queste vanno in questa direzione».


Da parte sua il Rettore della Mediterranea Giuseppe Zimbalatti che ha certificato con le sue parole come da una fase di grande speranza si sta passando addirittura ad una fase di consolidamento e rilancio. «Con l’università noi ci impegniamo al massimo e nel Comitato coordinatore il nostro ateneo è ottimamente rappresentato dal professor Cananzi che ringrazio per il suo contributo che praticamente ormai è diventato quasi quotidiano perché la Sna sta lavorando e vuole lavorare di più come ci ha confermato il vicepresidente Morzenti Pellegrini. Come Università parteciperemo con tutte le nostre energie anche perché le curvature culturali e formative alle quali si faceva cenno sono delle curvature multidisciplinari che all’interno del nostro ateneo trovano degli spazi e delle possibilità di supporto che certamente metteremo a disposizione».