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È stato appena pubblicato dalla CEDAM il volume dal titolo “La sanatoria delle invalidità nel processo penale”, di cui è autore Leonardo Suraci, lo studioso reggino che, all’Università di Firenze, insegna Diritto processuale penale. Allievo del Prof. Giorgio Spangher, Leonardo Suraci ha svolto la propria attività accademica a Reggio Calabria, Catanzaro e Roma, per poi approdare a Firenze, dove opera al fianco del Prof. Paolo Tonini, illustre maestro della materia e, come è noto, autore di uno dei manuali di procedura penale più diffusi nelle università italiane.
Nel corso dei suoi studi, l’autore ha trattato a livello monografico diverse tematiche afferenti alla procedura penale: investigazioni difensive, impugnazioni, riti speciali, dibattimento, atti irripetibili e incidente probatorio.
Numerosi sono anche i contributi pubblicati su riviste scientifiche e opere collettanee. Con la supervisione del Prof. Spangher, Leonardo Suraci ha completato giorni addietro l’ultimo dei suoi lavori, un’analisi della figura scientifica della sanatoria delle invalidità nel processo penale, figura che l’autore definisce punto centrale del delicato equilibrio che regge il sistema processuale, sempre alla ricerca di un contemperamento delle esigenze di legalità e durata ragionevole.
La base teorica è costituita dagli insegnamenti del Professore messinese Angelo Falzea, sui quali l’autore innesta un’analisi le cui conclusioni si discostano in parte da quelle illustrate circa 70 anni addietro dal Prof. Giovanni Conso in un’opera che costituisce ancora oggi un punto di riferimento per gli studiosi del processo penale.
«Il giusto processo – afferma l’autore – non è un lusso o, peggio, una perdita di tempo. È un valore da custodire con cura, perché sulla garanzia di esso si misura l’effettivo livello di protezione dei diritti fondamentali delle persone».

