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Reggio Calabria si è stretta questa mattina attorno alla Madonna della Consolazione per il tradizionale rito dell’offerta del cero votivo, affidato al sindaco Giuseppe Falcomatà. Un appuntamento solenne che segna la conclusione delle celebrazioni patronali e che, per il primo cittadino, ha assunto un valore particolare: si è trattato infatti del suo ultimo discorso da sindaco in Cattedrale.
«È sempre un’emozione unica – ha detto Falcomatà – quest’anno ancora di più, perché è l’ultimo discorso da sindaco. Affidiamo alla Madonna le ansie e i sogni del nostro popolo, chiedendole di accompagnare il cammino della città». Visibilmente emozionato, Falcomatà ha ricordato non solo il legame indissolubile della città con la sua Patrona, ma anche quello personale della sua famiglia con la Madonna della Consolazione, in un intreccio di memoria e fede che ha attraversato generazioni.
Il sindaco ha invitato la comunità reggina a «non dimenticare i passi avanti compiuti in questi anni» e a «rendere protagonisti i giovani e le eccellenze del territorio». Poi l’appello più netto: «Bisogna rigare sempre dritto, non cedere mai ai compromessi con nessuno, con gli affaristi, con la ’ndrangheta e con il malaffare, perché ogni volta che si cede sono cento passi indietro».
Parole pronunciate davanti ai fedeli raccolti in Duomo, nel giorno in cui la città rinnova un legame secolare con la sua Patrona. Falcomatà ha inoltre voluto ringraziare i portatori della Vara, protagonisti del sabato mariano e al centro di polemiche per l’inclinazione della macchina durante la “volata”: «A loro dobbiamo soltanto gratitudine e sostegno, per il servizio che svolgono e per il ruolo fondamentale che hanno nel tramandare la tradizione del culto della Madonna».
Con l’offerta del cero e la processione conclusiva, Reggio chiude i giorni più intensi della festa patronale, affidandosi ancora una volta alla “sua” Madonna come guida e custode della città.