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«Questa Organizzazione Sindacale ha ricevuto la proposta di modifica della struttura del Comune di Reggio Calabria, la quattordicesima dal 2 febbraio 2015. Questa ennesima modifica, in prossimità delle imminenti elezioni regionali, lascia intravedere scenari poco chiari. L’ennesimo balletto del dare e avere?
A confortare la nostra tesi, si legge nella nota diffusa da Vincenzo Sera, Segretario generale Cisl Fp, la mancata attivazione di un tavolo tecnico richiesto più e più volte per avere chiarimenti su queste nuove modifiche, che difatti nessun giovamento apportano all’efficienza dell’amministrazione e men che meno a una migliore fruizione dei servizi per la cittadinanza.
Se approvata, questa nuova macrostruttura, unilateralmente, non farà altro che stravolgere, senza alcuna giustificazione, gli assetti organizzativi di tutta l’amministrazione, con gravi conseguenze sui singoli dipendenti che si troveranno dall’oggi al domani a dover fronteggiare questa machiavellica nonché diabolica macchinazione strutturale, privando i lavoratori di diritti già acquisiti (scioglimenti di contratti in essere e probabili trasferimenti di personale).
Dallo studio della nuova macrostruttura, che la scrivente Organizzazione Sindacale ha effettuato, non si riesce a cogliere l’essenza di queste modifiche, se non viste in chiave elettorale.
Si rimane ancora più stupefatti di come l’amministrazione abbia preferito dare priorità a questa “pantomima”, sospendendo attività che hanno sicuramente più importanza per i lavoratori che quotidianamente presidiano e garantiscono i servizi pubblici. Nello specifico, si è rinviato più volte il tavolo di delegazione trattante per la stipula del CCDI economico 2025, il regolamento per le progressioni verticali in deroga, la progressione economica orizzontale 2023 e 2024 (oggi differenziali stipendiali), la performance 2024 e l’aumento del Fondo delle risorse decentrate ai sensi del D.L. 25/2025, infine, non è stato fornito completo riscontro alle numerose richieste di accesso agli atti.
La CISL FP si auspica che l’imminente tornata elettorale non rechi ulteriori danni ai lavoratori, così come sta avvenendo con questa approvanda macrostruttura. Come consuetudine in queste occasioni, do ut des».