Entrare in aula e vedere l’attenzione negli occhi degli studenti dimostra quanto sia importante portare temi come la salute e la prevenzione direttamente tra i banchi di scuola. La Giornata Mondiale del Rene, promossa dalla Società Italiana di Nefrologia, è stata l’occasione per farlo, con un incontro dedicato alla sensibilizzazione sulle malattie renali e ai rischi legati a uno stile di vita poco sano.

«Abbiamo accolto questa iniziativa con grande entusiasmo – ha dichiarato Antonella Borrello, dirigente scolastico del liceo – perché l’educazione alla salute è un tema fondamentale, previsto anche dalle linee guida del Ministero dell’Istruzione. Sensibilizzare i ragazzi su queste tematiche significa investire nel loro benessere fisico e mentale, migliorando anche la qualità della loro vita e il rendimento scolastico».

L’incontro ha visto la partecipazione di specialisti del reparto di Nefrologia del GOM di Reggio Calabria, che hanno illustrato agli studenti i rischi legati alle patologie renali e l’importanza della diagnosi precoce. Vincenzo Antonio Panuccio, responsabile della Comunità Operativa di Nefrologia del GOM, ha evidenziato quanto sia cruciale uno stile di vita sano:

«La malattia renale cronica è molto diffusa, al punto da poter essere considerata un’epidemia silenziosa, spesso asintomatica fino alle sue complicanze più gravi, che possono coinvolgere anche il sistema cardiovascolare. Per questo è fondamentale adottare buone abitudini sin da giovani, perché la prevenzione è l’arma più efficace per rallentare o evitare l’insorgere di queste patologie».

Dello stesso avviso Giovanna Pallongo, medico dell’equipe di Nefrologia del GOM, che ha sottolineato la necessità di individuare i soggetti a rischio. «È importante effettuare controlli semplici, come l’esame della creatinina plasmatica, delle urine e un’ecografia renale, specialmente per chi ha familiarità con malattie renali, soffre di diabete o ipertensione».

A portare il proprio contributo anche Giovanni Tripepi, dirigente di ricerca dell’Istituto di Fisiologia Clinica di Reggio Calabria e rappresentante del CNR, che ha affrontato il tema dei fattori di rischio. «Molti giovani non sono consapevoli che valori di pressione leggermente elevati in età adolescenziale possono essere predittivi dello sviluppo di ipertensione in età adulta. È per questo che è essenziale educare i ragazzi a una corretta alimentazione, all’attività fisica e al mantenimento di un peso sano».

Il direttore sanitario del GOM, Salvatore Costarella, ha evidenziato il valore educativo dell’iniziativa: «Portare la prevenzione nelle scuole è fondamentale, perché significa fornire ai ragazzi strumenti concreti per prendersi cura della propria salute oggi e in futuro. La conoscenza è il primo passo per evitare problemi che possono diventare gravi se trascurati».

L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto e crescita per gli studenti del liceo, dimostrando come la scuola possa essere un luogo privilegiato per la diffusione della cultura della prevenzione e della salute.