«Ancora una volta un’illusione mediatica dietro cui continua l’annientamento di un intero popolo. È necessario incontrarci, mobilitarci, discutere»
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Mentre la tregua monopolizza i media il coordinamento e la community Pro Palestina ricordano il sacrificio e il contributo essenziale dei sanitari e invitano a tenere alta l’attenzione: «C’è un popolo che sta tornando casa senza averne più una»
«Israele ha ripreso e intensificato i bombardamenti sulla Striscia di Gaza. Il primo ministro sionista Benjamin Netanyahu ha ordinato all’esercito di occupazione di colpire l’intero territorio, in una nuova escalation di violenza che smentisce ogni pretesa di tregua o cessate il fuoco.
Secondo quanto riportato da fonti mediche locali ad Al Jazeera - riferisce il coordinamento pro Palestina di Reggio in una nota – gli attacchi israeliani che in queste ore hanno colpito la Striscia hanno ucciso oltre 100 persone, tra cui 46 bambini.
Questi massacri si sommano alle decine di precedenti violazioni del cessate il fuoco da parte di Israele, dimostrando come la “tregua” non sia mai stata reale.
Mentre le bombe continuano a cadere su Gaza, e in Cisgiordania prosegue la pulizia etnica, non possiamo continuare a credere all’illusione di una “pace” inesistente — utile a sedare temporaneamente la pressione delle mobilitazioni solidali alla causa palestinese in tutto il mondo, e a permettere così a Israele e ai suoi complici di portare avanti il loro progetto coloniale.
La prospettiva che si apre è quella di un futuro ancora più drammatico, in cui il popolo palestinese continua a pagare il prezzo di un’occupazione che dura da decenni.
Come Coordinamento Pro Palestina Reggino, ribadiamo che non possiamo abbassare l’attenzione, né credere che quanto accade a Gaza non ci riguardi.
Gli investimenti nell’industria bellica e la logica della guerra permanente che orientano le scelte del nostro governo contribuiscono al genocidio in corso a Gaza e preparano, qui, guerra e ingiustizia sociale.
È dunque necessario incontrarci, mobilitarci, discutere.
Ritroviamoci in presidio e in assemblea il giorno 4 novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, di fronte all'ex caserma Mezzacapo di Reggio Calabria (Piazza Sant'Agostino), per prendere una posizione netta contro ogni logica bellicista e contro la sempre più pervasiva militarizzazione della società, che passa anche attraverso la promozione e la normalizzazione della cultura militare nelle scuole, nelle università, nei luoghi di formazione e negli spazi sociali.
Ci opponiamo alla costruzione di un mondo fondato sulla violenza, sull’occupazione e sull’oppressione.
Continuiamo a lottare al fianco del popolo palestinese e di tutte e tutti coloro che combattono per la libertà, la giustizia e l’autodeterminazione dei popoli».

