Il Polo Tecnico Professionale "Righi-Boccioni-Fermi" risponde con un convinto "presente" all’avvio ufficiale del Progetto Pluridisciplinare di Educazione alla Salute, promossa e coordinata da AIL - Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma.

L'Associazione, impegnata nella lotta per sconfiggere le neoplasie del sangue, ha trovato nella scuola reggina un partner immediato e convinto. L'obiettivo fondamentale è promuovere, anche attraverso attività di volontariato, la salute e il benessere dei ragazzi, inteso come aumento delle conoscenze e cambiamento degli atteggiamenti e degli stili di vita.

A dare il benvenuto è stata la dirigente del Polo Tecnico Professionale Anna Maria Cama che, in apertura dei lavori, ha ricordato quanto sia prezioso il dono della vita.

«Questa iniziativa – ha detto- è fondamentale per completare la crescita dei nostri ragazzi. La scuola ha il dovere di contribuire a formare persone consapevoli e attente al sociale. Abbiamo detto subito sì a questa opportunità perché crediamo fermamente nel valore dell'educazione alla salute e all'altruismo. L'esperienza di volontariato che AIL propone è un’occasione che arricchirà in modo indelebile la sensibilità e la responsabilità dei nostri studenti. Sono onorata di ospitare questo incontro, che oggi ha dimostrato quanto i giovani siano pronti a cogliere il valore della vita e della solidarietà».

Il progetto, promosso localmente dalla AIL Sezione di Reggio Calabria "A. Neri-RC/VV", mira a rendere partecipi le classi del IV e V anno degli istituti superiori di secondo grado della Provincia.

In rappresentanza dell’Associazione era presente la Vice Presidente AIL di Reggio Calabria, Olga Spanò, che ha sottolineato il ruolo cruciale della scuola e dunque dei giovani che possono aderire e formare la propria persona ricordando che accanto c’è sempre l’altro che va amato e rispettato come se stessi. Poi l’accento sul volontariato e sull’importanza di donare agli altri parte di sé.

Il Gruppo Peer coinvolto nel progetto, composto da un massimo di 26 studenti e studentesse (provenienti da 13 classi), sarà specificamente formato per diventare promotore di salute e solidarietà all’interno del proprio ambiente scolastico.

L'incontro si è concluso in un clima di grande motivazione, confermando che l'unione tra scuola e realtà associative rappresentano un ponte per costruire una società più sana e coesa.

Il messaggio degli studenti è uno solo: «noi ci siamo e siamo pronti per esserci».