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«Partendo dall’idea di un detenuto, nasce il “libro sospeso” da destinare alla biblioteca della Casa circondariale di Arghillà (Reggio Calabria), con l’obiettivo di implementare e rinnovare il patrimonio e dare nuove opportunità di crescita all’Istituto, diretto dalla direttrice Roberta Velletri e da Marianna Stendardo.
Un’esperienza liberatoria, per la mente e per l’anima – dichiara Ida Triglia co-referente del progetto – un ponte ideale di connessione culturale con l’esterno e con le infinite peculiarità catartiche della lettura soprattutto se condivisa, in forma asincrona e anonima, con chi ha scelto, acquistato e donato i libri che andranno ad arricchire la biblioteca carceraria che ha indubbi margini di miglioramento in termini di qualità e di varietà dell’offerta.
Per partecipare sarà sufficiente recarsi nelle librerie aderenti – anche online – , acquistare e donare un libro, che verrà poi ritirato e versato dai volontari impegnati nell’iniziativa.
Il progetto è coordinato da Maria Rosa Foti, funzionaria dell’Area trattamentale, e realizzato in collaborazione con le scuole che erogano l’attività didattica presso l’Istituto penitenziario: il Cpia Centro Provinciale Istruzione Adulti “Stretto Tirreno-Ionio”, diretto da Gaetano Marciano, il liceo artistico Preti/Frangipane, diretto dalla professoressa Catena Giovanna Moschella, l’Ipalb-tur Trecroci, diretto dalla professoressa Enza Loiero e con il supporto di padre Carlo Cuccomarino, cappellano della Casa circondariale. L’iniziativa inoltre è stata fortemente voluta grazie alla rete formatasi intorno a questo progetto, si potrà realizzare anche a Reggio Calabria la nobile iniziativa solidale notoriamente nata a Napoli (c.d. caffè sospeso) e poi diffusa anche in ambito librario e carcerario, con risultati positivi e consolidati. Librerie aderenti (Amaddeo, Ave-Ubik, Libro Amico, Mondadori, Paoline)».