«Intorno alle 2:30 un furgone refrigerato del caseificio Delizie della Natura è stato distrutto dal fuoco in via Fra’ Gesualdo Melacrino, all’altezza del civico 41, nei pressi di piazza Carmine.»

Lo denuncia il movimento ReggioNonTace, che interviene dopo l’ennesimo episodio criminale avvenuto in città.

«Questo episodio, avvenuto due giorni fa, è l’ennesimo atto criminale che sconvolge la nostra città. Il movimento ReggioNonTace si stringe in modo solidale attorno ai fratelli Praticò, che da anni svolgono questa attività con grande onestà. La prima condizione per una sana convivenza civile è farsi prossimo verso chi subisce un’ingiustizia; dopo questo atto di umanità, però, è fondamentale rivolgere a tutti, partendo dalle Istituzioni fino ad arrivare al cuore di ognuno di noi, alcune domande:

Perché da noi, a Reggio Calabria, l’incendio doloso ai danni di auto, negozi, alberi, terreni è uno dei linguaggi preferiti dalla criminalità per definire la propria forza? Perché da noi, a Reggio Calabria, non si arresta il puzzo del pizzo che miete sempre più vittime tra gli imprenditori e gli esercenti di attività commerciali? Perché da noi, a Reggio Calabria, respiriamo un’aria appesantita dal silenzio sul lavoro nero, sui servizi carenti, sulla negazione dei diritti basilari come il cibo, la casa e la salute?

Non si possono dare risposte se non interroghiamo in modo profondo e autentico le nostre coscienze; non si possono dare risposte che escludano la nostra diretta responsabilità e attacchino sempre e solo “gli altri”; non si possono dare risposte se la nostra vita non è trasparente, se siamo abituati a vivere solo nella “legalità esteriore”, costituita dal fatto che abbiamo “le carte in ordine o in regola” o da una “fedina penale pulita”…

Per rispondere alle domande precedenti occorre vivere, quanto più possibile nella fatica del quotidiano, un impegno concreto che metta al centro gli ultimi, gli scartati, quelli che sono costretti a vivere in schiavitù (gente, ad esempio, che quando cerca lavoro si sente dire: “se vuoi, questa è la paga, altrimenti ci sono altre cento persone che lavorano a queste condizioni…”).

“Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”: questa frase rimasta celebre per la sua incredibile verità, da noi in Calabria suonerebbe al contrario… e lo abbiamo sperimentato alle ultime elezioni regionali.

Noi membri del coordinamento di ReggioNonTace, stringendoci in solidarietà con i fratelli Praticò, invitiamo tutti i cittadini che non desiderano cadere nella trappola delle promesse dei “potenti di sempre”, a proporre azioni di obiezione di coscienza e sperimentare insieme l’ascolto, l’aiuto reciproco e il dialogo che consentirà a questa terra di coltivare la speranza, soprattutto per le giovani generazioni.