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Un progetto di grande impatto, quello della centrale Edison in località Favazzina, che continua a sollevare interrogativi e preoccupazioni. Da tempo se ne parla, ma tra incertezze e mezze informazioni i cittadini chiedono chiarezza e un confronto pubblico.
«Chi vive e lavora a Scilla, a Favazzina, a Melia e nelle aree interessate ha il diritto di sapere quale futuro lo aspetta» si legge nell’appello. Pescatori, operatori turistici, subacquei, associazioni e famiglie temono conseguenze dirette sulla vita quotidiana e sulle prospettive di sviluppo dell’intera Costa Viola.
Il documento richiama con forza il ruolo dell’Amministrazione comunale: «Il Comune ha il dovere morale e istituzionale di rappresentare i cittadini, non di decidere sopra le loro teste. Serve un confronto aperto, pubblico, partecipato. Serve che si ascolti la comunità prima di firmare accordi o concedere autorizzazioni».
L’appello si chiude con un richiamo al valore paesaggistico e culturale della Costa Viola: «La sua bellezza e unicità vanno tutelate e valorizzate con scelte lungimiranti, non compromesse con opere di dubbia utilità per i residenti. Se si parla di “sviluppo”, allora si abbia il coraggio di chiederlo davvero a chi questo territorio lo vive ogni giorno».