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Ci sono storie che inchiodano le coscienze e costringono la politica a guardarsi allo specchio. A Taurianova, Sergio e Sabina combattono ogni giorno una battaglia disumana: lui malato oncologico in stadio avanzato, lei immobilizzata dalla Sla, senza voce, senza respiro autonomo, affidata soltanto all’amore del compagno che la accudisce mentre affronta a sua volta una malattia devastante.
Questa famiglia non chiede carità, ma il rispetto di diritti elementari: assistenza domiciliare continua, fondi e supporto immediato per vivere con dignità. Eppure, da troppo tempo, la risposta delle istituzioni è fatta di silenzi, promesse rimaste sulla carta, procedure che non tengono conto di chi non ha tempo per aspettare.
«Non è solo la storia di due persone – denunciano Muraca e Marafioti – ma il simbolo di una Calabria che troppo spesso lascia sole le persone fragili, schiacciate dal peso della burocrazia e dall’assenza di una politica capace di ascoltare e intervenire. È inaccettabile che siano i malati a dover lottare per ottenere ciò che la legge già garantisce loro».
Da mesi i due consiglieri affermano di essersi mobilitati al fianco di Sergio, sollecitando Comune, Regione e ogni livello istituzionale competente affinché vengano sbloccati e utilizzati immediatamente i fondi del Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza, e potenziati i servizi domiciliari.
«Non c’è più tempo da perdere: serve un intervento immediato, concreto, non altre parole. La politica esiste per difendere la vita e la dignità delle persone, non per voltarsi dall’altra parte. Oggi chiediamo che Sergio e Sabina vengano finalmente ascoltati – concludono – e che la loro battaglia diventi la battaglia di tutti».