È stata una mattinata all’insegna della memoria, della riflessione e del talento giovanile quella che si è svolta nella sala “Perri” di Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana di Reggio Calabria, in occasione della cerimonia conclusiva del concorso scolastico “San Gaetano Catanoso. La luce che brilla”. Un’iniziativa promossa dall’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, rivolta agli studenti delle scuole superiori, alle associazioni e ai movimenti religiosi del comprensorio metropolitano, con l’obiettivo di approfondire l’eredità spirituale e sociale del santo reggino.

A fare gli onori di casa sono stati il sindaco Falcomatà e il consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio. Accanto a loro, Suor Daniela Maesano e le suore della Congregazione delle Veroniche del Volto Santo di San Gaetano Catanoso, insieme ai membri della commissione valutatrice — Anna Maria Franco, Robertina Parisi, Paola Surace e Massimiliano Severino — e ai funzionari dell’Ente coinvolti nel progetto.

«Ognuno di noi – ha dichiarato il sindaco Falcomatà – ha bisogno di esempi da seguire, di figure che ci aiutino a mantenere viva la direzione anche nei momenti difficili. In questo senso, San Gaetano Catanoso rappresenta un riferimento alto, un uomo del nostro territorio che ci ha trasmesso valori profondi: l’accoglienza, la solidarietà, la vicinanza a chi soffre. Valori che appartengono al nostro DNA culturale e che, come istituzioni, dobbiamo continuare a promuovere e tramandare».

Il primo cittadino ha poi richiamato il concetto di «una storia chiamata futuro», ripreso dal messaggio dell’Arma dei Carabinieri per il 211° anniversario della sua fondazione, applicandolo anche alla figura del santo reggino: «Celebrazioni come questa aiutano a riscoprire le nostre radici e a riconsegnare ai giovani la responsabilità di custodirle». Non è mancato, nel suo intervento, un accorato riferimento alla Giornata delle vittime delle migrazioni e al cimitero di Armo, dove riposano le vittime della tragedia del 3 giugno 2016: «Sono gesti naturali per una comunità che crede nell’empatia e nella fratellanza».

Il consigliere Filippo Quartuccio ha sottolineato il valore educativo e culturale dell’iniziativa: «Questo concorso ha dato voce alle nuove generazioni, che hanno dimostrato di saper interpretare con grande profondità il messaggio di San Gaetano Catanoso. Le opere prodotte dagli studenti sono state bellissime e cariche di significato. Oggi celebriamo non solo un traguardo, ma l’inizio di un impegno collettivo verso la valorizzazione di una figura fondamentale per la nostra città».

A ricevere il riconoscimento per i lavori premiati sono stati, per la sezione Saggio breve, Daniele Giordano del Liceo delle Scienze Umane e Sociali “Gulli” di Reggio Calabria, e il gruppo composto da Salvatore Laganà, Giuseppe Manti, Siria Visalli e Filippo Pulitanò dell’Istituto “Familiari” di Melito Porto Salvo.

Per la sezione Scritto storico, i premi sono andati a Kevin Alfieri e al gruppo del “Familiari” composto da Gracy Sgariglia, Ilenia Calabrò, Agata Rita Iorfida, Francesca Calabrò, Melissa Tomasello, Chiara Rosa Quattrone e Giorgia Scopelliti; ad Alfredo Mario Caccamo del Liceo scientifico “Da Vinci” di Reggio Calabria e a Teresa Pizzimenti dell’Istituto “Piria-Ferraris-Da Empoli”.

Una menzione speciale è andata anche agli altri partecipanti, tra cui Salvatore Laganà, Giuseppe Manti, Siria Visalli, Filippo Pulianò, Giuseppe Curatola, Alessia Nastasi, Arianna Foti, Mariastella Mafrici, Matteo Barilla, Marisa Antonia Suraci, Miriam Guarnaccia e Daniele Giordano. Le scuole coinvolte sono il Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci”, l’Istituto “Familiari”, il Liceo delle Scienze Umane e Sociali “Gulli” e l’Istituto “Piria-Ferraris-Da Empoli”.