Un nuovo affaccio sullo Stretto, un luogo profondamente trasformato che adesso definisce un’identità. È stata inaugurata a Villa San Giovanni la nuova Piazza delle Repubbliche Marinare, opera pubblica finanziata interamente dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria con fondi dei Patti per il Sud, per un importo di 2,1 milioni di euro. Una trasformazione urbana che nasce da lontano, esito di un percorso articolato, durato quasi un decennio, e che oggi si consegna a cittadini e visitatori come il punto più suggestivo di osservazione dello Stretto.

La piazza sorge a ridosso del lungomare di Cannitello, in un’area che era stata abbandonata al degrado e destinata a parcheggio: un luogo desolato, occupato da barche e automobili dismesse, che oggi si apre invece alla vita collettiva, diventando cuore pulsante di socialità, bellezza, incontro. «Restituiamo alla città uno spazio pubblico di straordinaria valenza simbolica e urbana», ha affermato il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, ricordando come il progetto sia stato voluto già nel 2015, quando fu raggiunto l’accordo tra l’allora governo nazionale e la Città Metropolitana per destinare fondi specifici allo sviluppo dei territori.
«Un altro tassello – ha aggiunto – che va nella direzione di un’idea metropolitana di sviluppo costiero, in cui ogni opera si integra con l’altra, mantenendo una coerenza nei materiali e nei modelli urbanistici: dal waterfront di Reggio Calabria, al lungomare di Catona, fino al Parco del Vento di Punta Pellaro. Tutti spazi riconoscibili, parte di un’unica visione».

E in questo spazio, ora liberato dalle barriere, si potranno organizzare eventi culturali, concerti, iniziative pubbliche. Ma anche semplicemente passeggiare, ammirare il tramonto, sentire il respiro del mare. Un mare che non è solo sfondo paesaggistico, ma elemento fondativo dell’identità villese: è qui che si incontrano i mari, il Tirreno e lo Jonio, qui che la leggenda colloca i gorghi e le sirene. E proprio al centro della nuova piazza, a terra, è stato tracciato un disegno illuminato che richiama l’incontro fra i due mari, pensato per accendersi nelle sere d’estate.

È visibilmente soddisfatta ed emozionata la sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, che ha voluto ripercorrere prima del taglio del nastro tutte le tappe di questo intervento urbanistico, sottolineando come Piazza delle Repubbliche Marinare sia la prima opera pubblica inaugurata in città dopo tanti anni, quando nacque la nuova Piazza Valsesia. «Un’opera che la città aspettava dal 2015, con un finanziamento ottenuto all’epoca dall’amministrazione Messina, un iter di progettazione avviato sotto l’amministrazione Siclari e portato a termine sotto la nostra. La cosa più importante non è chi mette la prima pietra o chi taglia il nastro, ma la capacità degli amministratori di individuare i bisogni della città e dare continuità alla visione».

Nel dettaglio, il progetto è entrato nella fase attuativa il 16 agosto 2022, quando i progettisti hanno iniziato a lavorare sulla base della gara già aggiudicata. Meno di tre anni per restituire alla cittadinanza un luogo completamente rigenerato. «Ora non è più una distesa di automobili e barche abbandonate – ha detto la Caminiti – ma il più bel balcone sullo Stretto che la città abbia mai avuto. In tanti ci hanno chiesto di poter scattare qui le foto di nozze, prima ancora dell’inaugurazione. Questo vuol dire che il luogo è già stato riconosciuto dalla comunità come spazio dell’anima».
Un’identità che guarda anche al futuro. Alle spalle della piazza si trova la Darsena, già individuata nel piano spiaggia come luogo destinato al varo e al rimessaggio delle barche. Di fronte, il molo sottoflutto di Croce Rossa, per il quale è stato chiesto un finanziamento che potrebbe portare alla realizzazione del porticciolo turistico della città. In quest’area nord, sacrificata nel tempo dall’attraversamento continuo verso la Sicilia, si costruisce ora una visione alternativa: quella di una città che respira, si apre, offre bellezza e vivibilità.
«Questa piazza è un punto di svolta, è la dimostrazione che Villa San Giovanni può riconquistare pezzi di futuro», ha concluso la sindaca. E se un cittadino romano in vacanza ha detto: «Finalmente posso fare il bagno qui, senza dover andare a Scilla», forse vuol dire che il cambiamento non è solo formale, ma anche emotivo. Che un luogo nuovo può già essere casa.
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti anche il consigliere metropolitano Giuseppe Marino, i presidenti dei consigli comunali di Reggio Calabria e Villa San Giovanni, Enzo Marra e Caterina Trecroci, oltre a moltissimi cittadini, turisti, curiosi. La musica del “Fropp Jazz Quartet” ha accompagnato la serata: il quartetto, composto da Luca Franco alla chitarra, Tommaso Pugliese al contrabbasso, Antonio Romeo al pianoforte e Michele Panetta alla batteria, ha proposto una selezione di standard jazz e brani originali che hanno riempito di suoni eleganti e vibranti il nuovo spazio restituito alla città. Una nota di gusto e di eccellenza è stata invece promossa dalla presenza del presidio Slow Food con la degustazione delle Piparelle di Villa San Giovanni.