Prima le cose buone: il gollazo del 2-0 di Barranco che se ci avesse provato l’argentino dell’anno scorso si sarebbe rotto in 16 punti diversi; Forciniti e Giuliodori che si stanno prendendo il centrocampo con un buona dose di salutare incoscienza; un portiere in porta capace di non farti trattenere il fiato ogni volta che la palla passa la nostra trequarti (ricordiamocelo quando sbaglierà); la solidità del capitano che senza strafare segna il primo sigillo dell’anno e trasmette serenità a tutti; la dinamicità di Ba, che se imparasse ad essere meno tamarro con il pallone tra i piedi potrebbe crescere parecchio; la trasferta di Sant’Agata, con quattro vecchietti sulle sedie in plastica che guardano la partita dal cortile di casa dietro una delle due non curve (si accettano scommesse sulla quantità di Peroni ingurgitate), e con la squadra di casa che scende in campo con i numeri da 1 a 11 che neanche negli anni ’90.

La terza di campionato ci riporta alla vittoria dopo lo scivolone interno con la Scafatese. Niente di eccezionale visto anche l’avversario che avevamo di fronte, ma serviva vincere e così è stato. Non facciamoci prendere dall’entusiasmo però, che cose da sistemare ce ne sono parecchie ancora. Tendiamo a schiacciarci troppo in fase difensiva, regalando metri e tempo di azione a chi attacca e siamo confusionari e lenti quando proviamo a fare girare il pallone. Dalle prime partite viste direi che Pergolizzi la pensa come il vecchio Franco Scoglio e anche lui appartiene alla parrocchia «io non faccio poesia, io verticalizzo»: bene così, ma a volte sembra che il pallone ci scotti tra i piedi. Piedi buoni e teste pensanti non ci mancano, potrebbe essere una soluzione quando le altre (come la Scafatese domenica scorsa) si chiudono.

Nel concitato dopo partita sembra che un calciatore del Sant’Agata (già inviperito durante i 90 minuti) abbia aggredito Girasole con un oggetto contundente. Il gesto del calciatore siciliano si commenta da solo ma un pensiero va inevitabilmente al povero oggetto contundente che, vista la stazza del nostro calciatore, avrà riportato seri danni. Un anno fa se ne andava Pietro Bellantoni, voglio pensare che la vittoria di ieri gli abbia strappato un sorriso.