La 31ª giornata del Girone I di Serie D ha regalato emozioni forti e importanti conferme. La Reggina sfrutta il turno di riposo del Siracusa e, battendo 3-1 la Nissa al Granillo, si porta a un solo punto dalla vetta. In zona playoff, Scafatese e Sambiase conquistano matematicamente il pass per la post-season, mentre la Vibonese è ormai ad un passo dalla certezza aritmetica. In coda, il Locri cade ancora e resta ultimo.

Il duello per la promozione diretta si accende: con il Siracusa fermo, la Reggina non sbaglia e conferma il proprio momento positivo, accorciando in classifica. A tre giornate dal termine, la lotta per il primo posto si fa sempre più serrata e promette spettacolo fino all’ultima giornata.

Alle spalle delle due battistrada, la Scafatese conferma la propria forza superando il Castrumfavara per 3-1 e consolidando il terzo posto. Nonostante la sconfitta sul campo dell’Acireale, il Sambiase conquista matematicamente i playoff, così come è ormai prossimo a farlo anche la Vibonese, che con il 3-1 in trasferta sull’Enna blinda di fatto la propria posizione.

La Nissa, sconfitta a Reggio Calabria, resta sesta con 43 punti e sarà chiamata a difendere la propria posizione nelle ultime tre giornate. A inseguire ci sono il Paternò e la Nuova Igea Virtus, entrambe vittoriose: i rossoblù hanno superato il Licata, complicandone il cammino salvezza, mentre la formazione barcellonese ha battuto la Sancataldese, rilanciandosi nella parte centrale della classifica.

In chiave salvezza, il pareggio tra Città di Sant’Agata e Pompei non serve a nessuna delle due per rilanciarsi, lasciando tutto aperto nella corsa per evitare i playout.

Il Ragusa ottiene tre punti d’oro battendo 2-1 il Locri, che resta fanalino di coda con 22 punti.

Con sole tre giornate ancora da disputare, il Girone I si prepara a vivere un finale di stagione ad altissima tensione. In alto, la Reggina tallona il Siracusa per la promozione diretta, mentre la griglia playoff prende forma con Scafatese, Sambiase e Vibonese in posizione favorevole. In basso, nessuno può ancora sentirsi salvo. La lotta è aperta su tutti i fronti.