martedì,Gennaio 14 2025

Reggio, il Comune inaugura il parco urbano al rione Marconi e propone un patto di corresponsabilità – FOTO e VIDEO

Il sindaco Falcomatà: «La rinascita può partire anche da uno spazio restituito alla collettività di cui anche la cittadinanza deve prendersi cura, proteggendolo con la presenza e la partecipazione. Saranno i bambini del plesso Ciraolo a scegliere il nome di questo parco»

Reggio, il Comune inaugura il parco urbano al rione Marconi e propone un patto di corresponsabilità – FOTO e VIDEO

«Chiedere ai cittadini di essere più responsabili in un luogo che oggi è bello, pulito e curato, credo che sia più semplice ed efficace che chiedere un’assunzione di responsabilità in un contesto che invece è degradato». Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà ha proposto un patto di corresponsabilità ai residenti del tormentato rione Marconi nella zona sud di Reggio Calabria. Lo ha fatto stamane in occasione dell’inaugurazione del parco urbano con area verde, area giochi, area fitness e una piazza, laddove in questi anni abbiamo visto accumularsi costantemente ferro vecchio e rifiuti.

Tutte opere di riqualificazione, finanziate con il programma Pinqua del Pnrr, presentate al cospetto di una platea allegra e colorata popolata dai bambini della scuola primaria Ciraolo dell’Ic Telesio di Reggio Calabria. Ad accompagnarli una delegazione di docenti e Giusy Ieracitano, responsabile del plesso, che ha sottolineato «l’importanza di questo segno tangibile di attenzione da parte dell’Amministrazione verso il quartiere spesso dimenticato». E i bambini sono stati principali destinatari della consegna. Anche a loro, infatti, è stato proposto un impegno.

I bambini protagonisti

«Affidiamo a voi questo parco – ha detto il prefetto di Reggio Calabria Clara Vaccaro – affinchè lo viviate e lo proteggiate con la vostra presenza, la vostra attenzione e la vostra cura. Vi propongo di innestare delle piantine e di darci un appuntamento per vedere insieme come cresceranno. Sono certa che il sindaco sarà d’accordo».

Una grande iniezione di ottimismo e positività, dunque, che non ha lasciato varchi alle ombre legate all’insicurezza e alle illegalità diffuse, che pure rimangono in questo quartiere e sulle quali Amministrazione e Prefettura si sono comunque dette impegnate. Presenti con il sindaco Giuseppe Falcomatà, la giunta comunale con l’assessore ai Lavori Pubblici Franco Costantino, i consiglieri comunali tra i quali Massimo Merenda con la sua delega al verde e al decoro urbano, funzionari e dirigenti del Comune. Con il prefetto Clara Vaccaro presenti le delegazioni delle forze dell’ordine.

Un ringraziamento è stato espresso alle realtà di volontariato che sono attive nel quartiere: la società cooperativa “Intorno a me 1000 colori” presieduta da AnnaMaria Arena, l’associazione Moc presieduta da Santo Caserta, l’associazione Stingers basket All Star basket Reggio Calabria presieduta da Enza Gaeta, la cooperativa Baby garden presieduta da Leo pizzi, il Centro sportivo Italiano comitato di Reggio Calabria presieduto da Paolo Cicciù e la sezione ampi Ruggiero Condò presieduta da Maria Lucia Parisi.

Il ripristino dei luoghi per un nuovo inizio

«Non abbiamo mai pensato – ha sottolineato il sindaco Falcomatà – di potere risolvere tutti i gravi problemi del quartiere con questo intervento di riqualificazione. Crediamo fermamente, però, che la restituzione di questi spazi rinnovati e finalmente vivibili rappresenti la concretizzazione dell‘idea che le cose si possono fare. Siamo consapevoli che non sarà mai abbastanza e che si deve fare sempre di più, specie in un quartiere critico come questo.

Infatti la giornata di oggi non è un traguardo, non è il punto di arrivo ma è una tappa intermedia. Oggi rilanciamo l’ambizione di una città che anche nei suoi quartieri più difficili, nei quartieri che spesso balzano gli onori della cronaca per fatti criminalità e di delinquenza, sono teatro di reiterati reati ambientali, riesce e generare bellezza e speranza».

La cerimonia, presentata dalla giornalista dello staff del sindaco, Gabriella Lax, si è aperta con l’inno di Mameli intonato proprio dai bambini. I loro volti, i loro sorrisi, i loro poster colorati, i loro pensieri hanno, dunque, rappresentato il cuore pulsante di questa cerimonia che ha inteso infondere ottimismo e alimentare una decisa ventata di freschezza e positività, proponendo la restituzione degli spazi come punto di forza anche per la risoluzione di problemi atavici e complessi.

La comunità, prima sentinella

«Questo spazio oggi torna a vivere. Per lungo tempo non c’è stato ma adesso torna ad essere fruibile. Consegnandolo ai bambini, che sceglieranno il nome da dare a questo parco e che non sapevano che si potesse avere un’area giochi in questa zona, oggi segniamo un inizio e dimostriamo che questo non è un quartiere dormitorio ma è un quartiere in cui è possibile incontrarsi, socializzare, giocare, insomma condividere una parte della giornata.

È importante che l’Amministrazione comunale – ha proseguito il sindaco Falcomatà – utilizzi tutte le risorse per riqualificare luoghi e rigenerare speranza ma è altrettanto importante che, una volta fatto questo, i cittadini si assumano un pezzettino di responsabilità. Qua di cittadini di buona volontà ce ne sono tantissimi. Ci sono tantissime persone oneste che si impegnano per il quartiere, singolarmente o attraverso le tante associazioni. C’è un comitato di quartiere, c’è una scuola frequentatissima.

Oggi – ha sottolineato ancora il sindaco Giuseppe Falcomatà – vogliamo invitare la comunità a riflettere sul fatto che l’occhio delle telecamere non riuscirà mai a fare il lavoro di una comunità. Questa, vivendo di fatto questo luogo, lo protegge e lo sottrae a chi vorrebbe mantenerlo oscuro e tenebroso, a chi lo vorrebbe abbandonato e degradato. Oggi accendiamo una luce di speranza per illuminare quell’oscurità in cui proliferano le attività criminali e delinquenziali».

Restituire i luoghi di socialità

Sull’importanza strategica degli spazi che ritornano alla collettività si è soffermato anche il prefetto Clara Vaccaro.

«È particolarmente significativa la riappropriazione di spazi che essendo stati lasciati vuoti, erano stati da qualcun altro occupati in maniera alternativa. Dunque restituire i luoghi che sono di socialità, soprattutto in alcuni quartieri che possono essere più complessi, è la strada giusta anche per ristabilire la legalità. Lo sforzo le istituzioni l’hanno fatto adesso chiaramente lo sforzo deve essere di tutti nel coltivare questi spazi, nel viverli nel rispetto delle regole.

Le criticità di ordine pubblico – ha sottolineato il prefetto di Reggio Clara Vaccaro – non esistono solo in questo quartiere. Si parte dal ripristino dei luoghi che non saranno più abbandonati grazie agli interventi di riqualificazione delle istituzioni. Luoghi in cui i residenti e i bambini saranno le prime sentinelle di un benessere che inizierà ad essere ritrovato. La legalità passa anche da questi percorsi di riappropriazione. È un cammino lungo che coinvolge anche il terzo settore e le associazioni e che, come tutte le rivoluzioni, ha bisogno di tempo anche per maturare nell’animo delle persone».

Controlli già in atto ma videosorveglianza non ancora attivata

L’ottimismo di oggi che deve certamente fare i conti, comunque, con le preoccupazioni manifestate dai residenti, questa mattina rimaste assolutamente sottotraccia, circa la necessità di intervenire parallelamente anche su sicurezza e legalità. Ciò iniziando dal preservare queste stesse aree dall’abbandono illecito dei rifiuti, atteso che il piano di videosorveglianza deve ancora essere avviato. Abbiamo chiesto lumi al vicesindaco di Reggio con delega alla Sicurezza, Paolo Brunetti.

Sollecitata sulla percezione di insicurezza da parte dei cittadini, lo stesso prefetto ha garantito che «la sicurezza c’è come c’è un impegno costante. È ovvio che la sicurezza non può essere una divisa in ogni angolo. Essa si garantisce spesso in modi che non sono visibili ma posso assicurare che l’impegno delle forze dell’ordine è costante, con una rimodulazione di tutti i servizi quasi settimanale. Quindi su questo i cittadini possono contarci. Ma il parco e gli spazi devono essere preservati anche dai cittadini stessi».

«Oggi si restituisce uno spazio ai cittadini del Rione Marconi e in realtà a tutta la città con l’invito a viverlo e a fare anche da sentinelle per salvaguardarlo. Dietro la riqualificazione di questo spazio ci sono tante altre attività. Esse sono meno evidenti e hanno bisogno purtroppo di più tempo ma l’Amministrazione le sta portando avanti con fermezza in stretta sinergia con la Prefettura.

In arrivo le telecamere e le foto trappole che saranno installate da Ecologia Oggi per contrastare l’abbandono illecito di rifiuti che continua ad attanagliare il quartiere. Il rione Marconi è anche tra le zone inserite nel piano di videosorveglianza finanziato con il Pon Sicurezza. Quella procedura è in corso ma è più complessa e riguarda anche Arghillà e alcune delle piazze principali della città più a rischio come piazza Sant’Agostino e Piazza Orange.

Il Comune – ha spiegato il vicesindaco di Reggio con delega alla Sicurezza, Paolo Brunetti – sta anche procedendo sul fronte del censimento puntuale e preciso degli alloggi popolari. Ci sono tante situazioni di necessità tra quelle non in regola, quindi si sta lavorando su questo aspetto. Ci sono tanti altri che sono occupanti abusivamente e lì va trovata una soluzione di concerto sempre con con le forze di polizia e con la Prefettura. Ci stiamo lavorando. Si sta cercando di restituire normalità a questo quartiere anche da questo punto di vista. Puntiamo a ristabilire un clima più tranquillo per le tantissime persone perbene che abitano in questo quartiere e che non possono rimanere sotto scacco di uno o due soggetti nel condominio.

Abbiamo anche posizionato i cassonetti condominiali proprio per dare un ordine e tracciare un indirizzo chiaro anche ai nostri concittadini. Le regole ci sono e vanno rispettate e chi non le rispetta andrà incontro a sanzioni che potranno essere sanzioni amministrative ma anche sanzioni ben più pesanti come per esempio la perdita del diritto all’alloggio. Il Comune è concentrato su questo aspetto. I tempi ovviamente non saranno brevi anche perché la situazione degli alloggi popolari da censire non riguarda solo il rione Marconi.  Noi stiamo lavorando su più fronti ma fondamentale ritengo sia anche la collaborazione da parte dei nostri concittadini che oggi forse hanno percepito la presenza dell’amministrazione che merita fiducia». Così ha concluso vicesindaco di Reggio con delega alla Sicurezza, Paolo Brunetti.

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