CAPODANNO ON THE ROAD | Turismo a Reggio, Aloisio: «Il 2025 potrebbe segnare la svolta ma occorre potenziare la ricettività» – VIDEO
Ospite sul truck LaC il presidente di Confesercenti traccia un bilancio dell’anno concluso e delinea le prospettive future. «Necessari programmazione e strumenti per governare i flussi. La sfida riguarda anche il target»
Un frangente particolarmente positivo per la città di Reggio e per la Calabria che il Capodanno Rai ha portato dentro le case degli italiani e delle italiane la sera dell’ultimo dell’anno. Imponenti misure di sicurezza sono state naturalmente adottate per garantire la migliore riuscita dell’evento. Da qui è partita la riflessione articolata sul truck LaC con Claudio Aloisio, presidente di Confesercenti Reggio Calabria.
«Considero importanti due aspetti. Il primo attiene all’assoluta tolleranza dei commercianti e degli esercenti che hanno capito il valore di questo Capodanno nella nostra città e la positività del riflesso che avrebbe prodotto sul territorio e sulle attività che su di esso insistono. Il secondo aspetto attiene all’importante collaborazione prestata dal Comune che in questo frangente specifico si è impegnato per trovare con gli esercenti soluzioni atte a coniugare sicurezza con commercio, al fine di ridurre al minimo i disagi».
Turismo da strutturare
Il Capodanno Rai ha suggellato un anno che ha registrato anche un nuovo e importante slancio dell’aeroporto Tito Minniti con la conseguente sfida relativa alla gestione dei flussi turistici e della ricettività.
«Chiaramente l’afflusso turistico produce benefici sul territorio in termini economici. Ryanair sta lavorando tanto e bene per dare al nostro scalo le opportunità attese da tempo. Questa è una notizia estremamente positiva visto che si prefigura una presenza della compagnia che potrebbe consolidarsi con tutto quello che di altrettanto positivo ne conseguirà. D’altra parte, però, occorre ragionare sulla gestione dei flussi turistici.
In questo momento – ha evidenziato Claudio Aloisio, presidente di Confesercenti Reggio Calabria – noi siamo come una nave che in mezzo al mare segue una corrente che la sta portando esattamente dove vorrebbe andare ma che non governa in alcun modo. Noi, invece, dobbiamo creare quelle condizioni che ci consentano di far diventare il turismo un fenomeno strutturale. Questa è una città naturalmente vocata al turismo che, però, non riesce a gestirlo nella maniera giusta. In questo senso c’è moltissimo ancora da fare.
Gli Enti che governano il territorio dovrebbero contribuire in modo consistente a realizzare delle reti finalizzate a mettere a sistema tutta l’offerta che il territorio può garantire a chi lo visita, rendendola conoscibile e fruibile in modo facile. Noi stiamo cercando di farlo con la webapp turistica che accoglie i visitatori nella città. È ovvio, però, che questo è solo un tassello di un sistema molto più ampio».
La gestione dei flussi turistici
Parlare di gestione dei flussi implica fare un punto sulla ricettività esistente, sulle possibilità di implementazione, sui target già consolidati e su quelli da intercettare.
«Gli imprenditori si sono organizzati per gestire i nuovi flussi turistici ma occorre parlare di strutture d’accoglienza in modo più strategico. Noi abbiamo un numero abbastanza alto di piccole strutture, soprattutto B&B, che ci consentono di impattare positivamente. Abbiamo, però, anche una presenza molto limitata di alberghi con un numero congruo di camere. Un investimento in questa direzione, naturalmente, richiede tempo. Occorre ragionare, sedendosi a un tavolo per confrontarsi su come gestire questo periodo ponte, che traghetti il sistema verso nuovi orizzonti, e su come agevolare la creazione di strutture ricettive, pur continuando ad accogliere i flussi già in essere.
Potrebbero essere utili – ha sottolineato Claudio Aloisio -un’agevolazione ulteriore della creazione di nuovi B&B, da concretizzarsi in tempi molto veloci, e anche misure specifiche per chi voglia investire nella creazione di strutture invece più importanti come alberghi, pensioni e quant’altro».
Dunque, occorre tanto incentivare il turismo in entrata quanto investire sulla ricettività, fattore imprescindibile per una città a vocazione turistica come Reggio. Intanto la webapp Welcome Reggio ha prodotto risultati incoraggianti.
«Gli ultimi dati, relativi ai mesi compresi tra luglio e settembre, riferiscono di circa 9 mila visitatori unici che hanno generato 25 mila visite nell’arco dei tre mesi per un totale di 60 mila pagine viste e una permanenza media di due minuti e mezzo tre minuti, abbastanza importante, se consideriamo che non trattasi di un sito ma di una webapp. Il dato è molto positivo. L’aspetto che vorrei mettere in evidenza riguarda l’utilizzo non solo da parte dei turisti ma anche dei reggini che per primi dovrebbero conoscere ed essere ambasciatori della bellezza del loro territorio, contribuendo anche così al suo sviluppo e alla sua crescita».
Bilanci e prospettive
Tempo di bilanci con la fine del 2024 e l’appena arrivato 2025.
«Il bilancio che mi sento di tracciare è segnato da luci e ombre. Certamente gli eventi, i voli Ryanair e comunque tutta una serie di azioni positive stanno rendendo tangibile la possibilità di riscatto di questo territorio abitato da una comunità troppo spesso rassegnata. I cambiamenti invece sono possibili se tutti quanti remiamo dalla stessa parte. Le ombre restano quelle dei servizi che non funzionano, di una burocrazia spesso inefficiente. Il rischio di assuefazione è molto alto e invece occorre impegnarsi per cercare di segnalare e concorrere al superamento delle criticità.
Il 2025 potrebbe essere davvero un anno di svolta ma dobbiamo saperlo governare per evitare che, come il 50º dei Bronzi, non sia fine a sé stesso e nulla lasci dietro di sé sul territorio. I cambiamenti devono diventare strutturali e noi abbiamo già avanzato delle proposte da discutere nel tavolo Crisi che si riunirà presto. Occorrono programmazione e strumenti, come i Duc, Distretti Urbani del Commercio che potrebbero favorire il commercio di prossimità e creare nuovi servizi per i clienti-utenti sotto il profilo turistico. E ancora la Dmo la Destination management organization per governare i flussi turistici e proporre al meglio tutto ciò che abbiamo da offrire.
Il potenziale del nostro territorio è immenso – ha concluso Claudio Aloisio, presidente di Confesercenti Reggio Calabria – ma dobbiamo promuoverlo al meglio. I soli voli Ryanair non potranno bastare per far tornare i turisti. Per tornare dovranno restare soddisfatti del loro soggiorno. Aperta è anche la sfida dei nostri target. Questo è un aspetto molto importante. Vogliamo un turismo basso, medio o alto – spendente? In questo momento viaggiamo sul target medio- spendente ma, con programmazione e strumenti adeguati, nulla vieta di poter tendere anche a quello alto-spendente».