Sul finire della stagione estiva, ogni anno a ripetizione ciclica quasi come gli uccelli migratori, si assiste a un’escalation preoccupante di illeciti ambientali, un fenomeno che assume connotati sempre più allarmanti. Dai sacchetti di immondizia abbandonati lungo le strade ai rifiuti ingombranti come pneumatici ed elettrodomestici lasciati in mezzo alla natura, il territorio dell’Area Grecanica si ritrova preda di un degrado che pare sfuggire a ogni controllo.

E così, la Calabria set cinematografico naturale di cui vi parlavamo qualche giorno fa, si trasforma in una cartolina che è lo spettro del più miserabondo essere umano: quello che ha male interpretato la canzone che dice “lontano dagli occhi, lontano dal cuore”. Certo, perché lontano dai suoi occhi sicuramente quel pattume sparisce, ma tanto è lontano dal suo sguardo vispo tipico di quelli che si sentono i più furbi del mondo, tanto è più vicino allo sguardo ed al cuore di chi questi luoghi li vive e li ama veramente.

In risposta a questa situazione critica, le amministrazioni locali hanno deciso di non rimanere inerti di fronte all’inciviltà dilagante e di dichiarare una vera e propria guerra a questi abbandonatori seriali di rifiuti. Attraverso l’introduzione di nuove tecnologie, l’intensificazione delle attività di monitoraggio e la messa in campo di campagne di sensibilizzazione, i Comuni tentano di arginare questa deriva che rischia di compromettere la bellezza e la salubrità di un territorio tanto straordinario quanto fragile.

Palizzi, nuovo Vigile e tecnologia

Il Sindaco di Palizzi, Umberto Felice Nocera, ha espresso profonda preoccupazione riguardo alla problematica dell’abbandono dei rifiuti nel territorio comunale, sottolineando le gravi conseguenze di queste condotte incivili sia per l’ambiente che per le casse comunali.

«È triste constatare che chi apprezza il nostro mare e i luoghi naturalistici che offrono i nostri territori, adotti questo genere di condotte che, oltre a deturpare l’ambiente, rendendolo altamente insalubre, generano costi esorbitanti per un comune piagato da un dissesto finanziario come il nostro», ha dichiarato Nocera.

Il Sindaco ha poi precisato che i cumuli di rifiuti abbandonati non sono differenziabili e richiedono interventi straordinari di raccolta e smaltimento. Questi interventi straordinari comportano ingenti spese a carico del bilancio comunale, che si riflettono inevitabilmente sulla TARI pagata dai cittadini.

Per fronteggiare questa situazione, il Comune di Palizzi ha recentemente introdotto nuove misure di controllo e prevenzione. «Da qualche giorno, finalmente, anche il nostro Comune dispone della figura del Vigile Urbano e saranno intensificati i controlli e applicate delle sanzioni», ha aggiunto Nocera.

Grazie a un finanziamento del Dipartimento per la Pubblica Sicurezza del Ministero degli Interni, il Comune ha installato un nuovo sistema di videosorveglianza. Questo sistema prevede l’installazione, nei punti più colpiti dal fenomeno degli abbandoni, di telecamere a 360° dotate di tecnologia OCR (Optical Character Recognition), capaci di leggere le targhe dei veicoli e di identificare le persone responsabili. Alle telecamere verranno inoltre associate fototrappole, in modo da garantire la continuità del controllo anche in caso di interruzioni di rete.

A Condofuri task force per fare prevenzione

Condofuri ha puntato tutto sulla prevenzione, attuando sia azioni di sensibilizzazione fra la cittadinanza relativamente alla raccolta differenziata, che ad azioni di contrasto e di lotta al fenomeno dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti. L’Assessore all’Ambiente del Comune, Daniele Latella, ha raccontato di quanto sia stato fondamentale il lavoro dell’Amministrazione atto a rafforzare la collaborazione con l’impresa di raccolta rifiuti, intervenendo tempestivamente con azioni di repressione e prevenzione. Questo, infatti, ha permesso di effettuare una raccolta puntuale e straordinaria nelle aree dove i rifiuti venivano abbandonati e, difatti, «non ci sono più i cumuli di rifiuti come in passato sulla Strada Statale 106».

La raccolta differenziata, ad esempio, «ha ottenuto un risultato significativo, portando il tasso dal 22% della precedente amministrazione al 56,8% di luglio 2024. Tutto frutto di un impegno continuo nel promuovere pratiche sostenibili e nel contrastare comportamenti illeciti».

Fondamentale, tra le azioni messe in campo, l’istituzione di una task force per affrontare l’abbandono dei rifiuti nelle aree di sosta critiche, come quella al confine di Marina di San Lorenzo e sotto il ponte dell’Amendolea con interventi tempestivi di rimozione dei rifiuti abbandonati e l’installazione di fototrappole, atte a raccogliere le immagini dei soggetti che abbandonano i rifiuti nel greto della fiumara, portando così ad una sensibile diminuzione del fenomeno.

«Non possiamo affermare che non ci siano più abbandoni di rifiuti, ma sicuramente il senso civico della popolazione sta migliorando», ha dichiarato Latella, esprimendo soddisfazione per i progressi fatti fino ad oggi.

Bova Marina, nonostante la differenziata da record si abbandona anche qui

Come ogni anno, anche la cittadina perla del basso jonio reggino si ritrova a fare i conti con l’abbandono indiscriminato di rifiuti, specialmente nelle aree a ridosso di quelle che sono considerate fra le spiagge più belle e selvagge del comprensorio. Bova Marina può considerarsi fra le maglie d’oro per la raccolta differenziata: a luglio 2024, nonostante il “decremento stagionale”, il tasso di differenziata sul totale dei rifiuti raccolti è pari al 72%.

Un dato elevatissimo, al pari delle migliori cittadine del nord, che è frutto di una continua campagna di sensibilizzazione della cittadinanza che va avanti ormai da 10 anni. Il servizio di raccolta porta a porta qui, a detta dei residenti, è eccellente. Eppure c’è chi si sente in dovere, comunque, di lasciare la propria immondizia indisturbatamente vicino al mare. Cittadini, associazioni, amministrazione comunale e ditta di raccolta si sono impegnate e continuano ad impegnarsi nella pulizia e nel ripristino dei luoghi.

Un fenomeno da arginare, per il bene di tutti

Contrastare l’abbandono indiscriminato di rifiuti non è soltanto una battaglia delle amministrazioni locali, ma un dovere collettivo che richiede il contributo di tutti i cittadini. L’inciviltà di pochi rischia di danneggiare un patrimonio ambientale di inestimabile valore, compromettendo la qualità della vita e l’immagine di un territorio che potrebbe, invece, essere un modello di sostenibilità e rispetto per l’ambiente. È essenziale che ogni individuo comprenda la gravità di queste azioni e si faccia portavoce di un nuovo senso civico, sostenendo e rafforzando le iniziative messe in atto dai Comuni per prevenire e punire i comportamenti illeciti. Solo attraverso una presa di coscienza collettiva si potrà sperare di arginare questo fenomeno, preservando la bellezza e l’integrità dei luoghi che appartengono a tutti. E l’Area Grecanica, di bellezza, ne ha ben d’onde.