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«Ho trasmesso una diffida formale al Cipess affinché non approvi il progetto e avvii tutte le verifiche tecniche che, ad oggi, non sono state effettuate, considerato l’esautoramento del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Nonostante siano evidenti e documentati importanti problemi sismici, ambientali e tecnici, il ministro Salvini intende procedere. Il progetto del ponte a campata unica, lungo 3.300 metri, non è stato realizzato in alcuna parte del mondo con strada e ferrovia, e non ha ricevuto alcuna verifica tecnica da parte di organismi dello Stato. Stiamo accettando, senza verifica, quanto affermato dai progettisti della società proponente. Se il Cipess dovesse procedere, si assumerebbe una responsabilità politica e giuridica enorme».
Lo afferma Angelo Bonelli, deputato AVS e co-portavoce di Europa Verde, che prosegue: «Tra le principali criticità che rendono inaccettabile l’approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto vi è, innanzitutto, il mancato rispetto delle prescrizioni imposte dal Cipe nel 2003. Come confermato dalla Commissione Via nel parere del 13 novembre 2024, molte di queste condizioni risultano disattese: ciò dimostra che la relazione integrativa al progetto definitivo non è stata in grado di attestare la conformità al progetto preliminare, come previsto dal Decreto-Legge 35/2023. A questo si aggiunge il fatto che la procedura ambientale è ancora aperta: l’attestazione IROPI approvata dal Governo non è sufficiente senza la verifica obbligatoria dell’assenza di alternative, prevista dalla Direttiva Habitat. Per questo motivo, il MASE non ha ancora rilasciato il decreto di compatibilità ambientale. Gravissimo, infine, è il fatto che manchi il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, obbligatorio per opere pubbliche di tale portata. Un’eventuale approvazione da parte del Cipess, in assenza di questi fondamentali passaggi tecnici e normativi, sarebbe un atto puramente politico e privo di legittimità. Il rispetto delle norme – conclude Bonelli – non è un dettaglio: è la base della legalità e della trasparenza amministrativa».