Si è riunita nel pomeriggio di oggi a palazzo San Giorgio, sede del comune di Reggio Calabria, la commissione consiliare permanente Ambiente, rifiuti, vivibilità urbana, ecologia, arredo urbano presieduta da Giuseppe Nocera.

Ascoltati, e incalzati dalle domande dei consiglieri collegati da remoto, l’assessore al ramo Paolo Brunetti e il funzionario del servizio di Igiene e monitoraggio ambientale, Giuseppe Bonocore, in sostituzione del dirigente Domenico Richichi. Erano stati convocati per essere sentiti sulla situazione della raccolta rifiuti in città. Una situazione in peggioramento rispetto alla passata gestione del servizio in capo a Teknoservice.  

«Mi scuso per stamattina – ha esordito l’assessore comunale all’Ambiente, Paolo Brunetti – per non essere riuscito a partecipare alla riunione della commissione Controllo e Garanzia. Non sono solito sottrarmi, farò di tutto per essere presente alla prossima convocata per domattina alle ore 10 e darò tutte le spiegazioni richieste. Andiamo al tema della riunione odierna.

Il servizio di raccolta rifiuti in città sta funzionando male. È una questione che l’amministrazione sta seguendo con particolare attenzione. Abbiamo già fatto una serie di incontri con la società. Incontri periodici, e anche su più livelli, per trovare soluzioni immediate ai problemi che stanno riguardando la raccolta porta a porta, le micro e macro discariche, con la conseguente problematica crescente della presenza di topi e scarafaggi, lo spazzamento, lo sfalcio. Insomma tanti servizi.

Stiamo sistematicamente contestando a Ecologia Oggi servizi eseguiti male o non eseguiti del tutto. Nel primo canone versato abbiamo già decurtato 204 mila euro a titolo di sanzione. E altre decurtazioni sono già previste. Non crediamo sia questo il metodo ma in questa fase ci sembra l’unico modo per sollecitare un cambio di passo».

Il nodo della raccolta

«L’analisi della situazione – prosegue l’assessore Paolo Brunetti – non lascia adito a interpretazioni diverse circa la responsabilità della società per il crescente degrado in città. Rispetto alla precedente gestione di Teknoservice, la città è la stessa, i cittadini e gli operatori pure, i servizi richiesti anche. Per altro in questo frangente non ci sono, come invece è accaduto in passato, le criticità legate del conferimento in discarica. Dunque oggi il nodo è quello della raccolta. Abbiamo incontrato anche i sindacati e sappiamo esserci pure delle criticità con i lavoratori e del malcontento diffuso. Dopo le nostre sollecitazioni e contestazioni, del personale è stato richiamato dalle ferie.

Per quanto sia comprensibile che il primo mese possano esserci dei disservizi, visto il periodo di assestamento, a distanza di quattro mesi il degrado che registriamo non è più giustificabile.

L’ultimo incontro risale alla prima settimana di agosto. Abbiamo posto dei paletti e ci aspettiamo nei prossimi 15 giorni dei segnali di cambiamento e delle risposte altrimenti l’amministrazione è pronta a mettere in campo azioni utile per tutelare i diritti dei concittadini e dell’amministrazione stessa».

In attesa del piano operativo dei servizi

«Abbiamo chiesto e ancora attendiamo delle informazioni e anche il piano operativo dei servizi per potere capire come sono organizzati, con quali mezzi, quando e su quali strade sono impegnati. Da questo piano – spiega ancora l’assessore Paolo Brunetti – dipendono una serie di altre azioni come per esempio la collocazione di impianti di video sorveglianza e foto trappole, la collocazione dei cassonetti ingegnerizzati, la definizione della segnaletica fissa, che non può continuare ad essere quella realizzata su fogli A4 attaccati sui muri delle abitazioni private come sta avvenendo adesso. Un modus operandi, per me inaccettabile. Così come lo è stato quello relativo alla gestione delle visite mediche che hanno rallentato l’avvio lavorativo del personale.

Abbiamo rivolto innumerevoli sollecitazioni alla società e abbiamo anche fatto presente che dobbiamo consegnare i sette mezzi che abbiamo già acquistato e il compattatore. Tutti investimenti che, come da contratto, l’amministrazione ha già fatto. Occorre però un confronto concludente. Di riunioni ne abbiamo fatte e ne faremo. I propositi sono sul momento condivisi con la società ma poi non vediamo i fatti. Auspichiamo dei segnali di cambio di passo nei prossimi 15 giorni. Poi ci regoleremo di conseguenza». Così conclude l’assessore comunale all’Ambiente, Paolo Brunetti.

Un assestamento complicato

A favore della società il funzionario del servizio di Igiene e monitoraggio ambientale, Giuseppe Bonocore evidenzia che trattasi di «una fase di assestamento, fisiologica nei primi sei mesi che scadranno il prossimo 12 ottobre. Ecologia Oggi ha iniziato la sua attività con personale incompleto per le difficoltà legate alle visite mediche. Inoltre la società aveva presentato un piano operativo dei servizi. Poi però è stata richiesta alla società l’integrazione dei mezzi e delle attrezzature acquistate dal Comune e che non erano presenti nell’iniziale offerta tecnica. Ciò sta dilatando i tempi perché è necessaria una rimodulazione complessiva dei servizi.

Tutto ciò, però, non toglie che quanto da contratto sia previsto, in concreto non stia avvenendo. Riceviamo continue segnalazioni. In questa fase stiamo procedendo con lo strumento dei controlli, della vigilanza e delle contestazioni. Stiamo applicando, trattandosi dei primi sei mesi, le decurtazioni a titolo di penalità in misura dimezzata. Per i mesi di aprile e maggio le penalità sono state ridotte a 204 mila mentre quelle di giugno da 328 mila sono scese a 160 mila. Ce ne saranno altre nel mese di luglio ma non è certamente questo il metodo che intendiamo adottare per risolvere i problemi. Confidiamo in un assestamento e in una cristallizzazione del sistema di raccolta. Occorre certamente restituire decoro alla città, fermo restando il fenomeno degli abbandoni illeciti di rifiuti che purtroppo permane e sul quale è necessario operare degli altri controlli». Così conclude il funzionario del servizio Igiene e monitoraggio ambientale, Giuseppe Bonocore.

Unanimi nel ritenere che i quattro ispettori ambientali attualmente impegnati siano pochi per un territorio come Reggio. Ci sono esperienze virtuose, messe a punto in passato attraverso partenariati con associazioni di volontariato, che potrebbero essere replicate.