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Il gruppo consiliare di minoranza “Scilla Mediterranea” lancia un appello diretto al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, invitandolo ufficialmente a visitare Scilla e la Costa Viola per constatare di persona il valore paesaggistico, culturale e ambientale di un territorio minacciato dal progetto industriale Edison.
«Scilla – si legge nella nota – non è solo uno dei borghi più belli della Calabria, ma un simbolo dell’identità del Sud, un patrimonio di bellezze naturali e biodiversità che merita di essere protetto, non sacrificato». La contestata ipotesi di realizzazione di un impianto industriale nel comprensorio scillese viene definita “devastante e inaccettabile”, con il timore concreto che possa comportare una ferita irreparabile al paesaggio della costa e alle prospettive di sviluppo sostenibile dell’area.
Secondo Scilla Mediterranea, è proprio la vocazione turistica e ambientale il futuro che il territorio merita. «L’idea di impiantare infrastrutture industriali in un contesto così delicato – aggiungono – va in direzione opposta rispetto ai principi di tutela e valorizzazione promossi dalla normativa nazionale e comunitaria».
Da qui l’appello: «Venga a Scilla. Venga a vedere con i propri occhi cosa c’è da difendere. Venga ad ascoltare i cittadini, le associazioni, gli operatori turistici e i pescatori che ogni giorno custodiscono questo territorio con sacrificio e amore».
Il gruppo di opposizione lancia così un messaggio forte e inequivocabile in difesa della Costa Viola, “che non può e non deve essere svenduta per interessi industriali che nulla hanno a che vedere con le reali esigenze della comunità locale”. «Confidiamo nella sensibilità del Ministro – concludono – e auspichiamo un confronto serio e trasparente, perché crediamo che solo partendo dall’ascolto dei territori si possano compiere scelte giuste e sostenibili».