Continua a stupire la gestione Falcomatà in piena emergenza Coronavirus e in regime di prorogatio. Per una serie singolare di eventi il sindaco si trova a dover gestire il proprio mandato ben oltre il termine previsto dalla legge. Il termine della consiliatura è scaduto lo scorso novembre, anche se il sindaco guiderà la città fino al prossimo autunno dando ormai per scontato il rinvio delle elezioni amministrative previste per la fine di maggio.

Eppure, tra un diretta facebook e un’altra, e mentre  si accumulano i debiti in bilancio, il primo cittadino trova il tempo di fare fuori il capo ufficio stampa del Comune accentrando la comunicazione  che sarà affidata al suo staff.

«In un momento di emergenza dove la comunicazione e informazione pubblica, in particolare attraverso gli strumenti digitali, sta dimostrando tutta la propria importanza e utilità per dare informazioni, servizi, dialogo, comunicazione ai cittadini e in un quadro generale dove finalmente si è aperto a livello nazionale il percorso di riforma della comunicazione pubblica, risulta davvero inconcepibile il provvedimento di sostanziale azzeramento della comunicazione e informazione istituzionale da parte del Comune di Reggio Calabria, accentrando tutto al solo staff del Sindaco, in particolare senza precise garanzie di qualità e professionalità al servizio dei cittadini e anche della stampa».

Questo il commento di Francesco Di Costanzo, presidente di Pa Social, dopo aver appreso notizia del provvedimento della Direzione Generale del Comune di Reggio Calabria con cui Francesco Malara, capo ufficio stampa dello stesso Ente dal 2017, viene trasferito ed assegnato ad altro settore giustificando la scelta con il passaggio di tutte le funzioni allo staff del sindaco, senza precisazioni e garanzie sul corretto proseguimento del servizio di comunicazione e informazione istituzionale.
E non si può non restare sconcertati dalla decisione assunta dal primo cittadino in attesa che qualcuno da palazzo San Giorgio provi a spiegare quanto accaduto.