Il comitato per la salvaguardia del territorio delle borgate Tegani e Sant’Elia, rende noto che ha inviato, a mezzo PEC, al sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la petizione popolare, avente ad oggetto la richiesta monitoraggio e verifica sul corretto dimensionamento, sul funzionamento e sull’efficienza, anche nel medio/lungo periodo: dell’impianto di depurazione, ricadente su territorio del Comune di Melito di Porto Salvo, precisamente alla contrada “Notaro”, che riversa quanto depurato lungo la foce del Torrente “San Pietro” e, da qui, presso lo specchio d’acqua antistante i Comuni di Melito di Porto Salvo e Montebello Ionico; dell’impianto di depurazione, ricadente su territorio del Comune di Montebello Ionico, che riversa quanto depurato lungo la foce del Torrente “Falcone” e, da qui, presso lo specchio d’acqua antistante il Comune di Montebello Ionico.

La petizione è stata sottoscritta da 210 persone residenti presso i Comuni di Montebello Ionico o di Melito di Porto Salvo. Come già reso noto dal comitato, la petizione nasce dalle circostanze che nel corso degli ultimi anni, anche per periodi di tempo considerevoli, è stata rilevata la presenza di forti odori, assimilabili a quelli di liquami fognari.

«Tali circostanze – si legge in un comunicato – segnalate più volte da diversi gruppi di cittadini, sia durante le stagioni estive che quelle invernali, potrebbero essere significative di un cattivo funzionamento dei predetti impianti di depurazione. Appare, pertanto, evidente che, qualora fosse rilevato un cattivo funzionamento dei predetti impianti di depurazione, tale circostanza sarebbe gravemente pregiudizievole per la qualità della vita e finanche della salute sia dei residenti dei Comuni di Montebello Ionico e Melito Porto Salvo. Il cattivo funzionamento degli impianti di depurazione costituisce un serissimo pericolo per la salute della collettività».

«Si auspica, pertanto – conclude il comitato – la tempestiva adozione di ogni provvedimento e/o attività necessaria a risolvere innanzitutto l’emergenza. Fermo restando che, alla luce delle reiterarsi nei mesi e negli anni delle medesime problematiche, pare altamente probabile che vi siano delle carenze strutturali per quanto riguarda la depurazione e che, quindi, necessitano di inemendabili interventi strutturali».