venerdì,Aprile 19 2024

Villa San Giovanni, asilo vandalizzato e distrutto fra silenzio e indifferenza

Ignoti si sono introdotti per tre volte nella struttura mettendo tutto a soqquadro e cancellando il lavoro ed i sogni dei tanti bimbi che lo hanno frequentato. Videosorveglianza ancora assente e preoccupante silenzio istituzionale

Villa San Giovanni, asilo vandalizzato e distrutto fra silenzio e indifferenza

A pochi giorni dalla riapertura Villa San Giovanni si è svegliata con un triste e degradato spettacolo. L’asilo del quartiere di Pezzo è stato distrutto, vandalizzato e i tanti lavoretti dei bambini che custodiva, sono stati imbruttiti dalla cattiveria umana.

In quel posto dove i bambini speravano di rientrare a settembre, in quel parco dove ormai l’erba è alta e l’incuria pare abbia preso il sopravvento, una finestra è stata rotta e da li si sarebbero introdotti dei ragazzi per ben tre sere di fila. 

Gli atti vandalici

Hanno sfogato su quei piccoli banchi le loro frustrazioni, distruggendo tutto senza un apparente motivo. Cosa si può cercare in un asilo? Nulla è stato sottratto se non la spensieratezza e la gioia dei bambini che in quelle piccole aule hanno riversato sogni e fantasie. 

Proprio in quella struttura che sorge accanto a un’altra importante parte di storia rimasta incompiuta, ovvero la scuola elementare di Pezzo, dove intere generazioni sono cresciute, e oggi si assiste inermi a chi tenta di ripulire lo sfregio lasciato in quei locali.

Le mamme sono sbigottite e ancora incredule di come un gesto così ignobile possa essere stato consumato in pieno centro cittadino nel silenzio assordante delle istituzioni. A quanto pare la videosorveglianza è ancora una chimera e anche dopo un vile gesto di questa portata, che i residenti della zona sono convinti sia stato reiterato per ben tre giorni consecutivi, ancora regna il silenzio. Nessuna condanna, niente indignazione e questo silenzio forse dovrebbe preoccupare ancora di più. Il vandalismo non può essere giustificato come una bravata e atti di questo calibro vanno condannati senza se e senza ma. 

Ne usciremo migliori, pensavamo quando la pandemia ci ha costretti a rimanere in casa e a confrontarci con noi stessi. Ma era solo una vana speranza a quanto pare.

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