martedì,Maggio 21 2024

Reggio, 69 migranti giunti al porto e trasferiti al Palloncino

Alte le temperature anche all'interno dell'impianto sportivo, nuovamente adibito a centro di prima accoglienza, dove trascorreranno anche la notte

Reggio, 69 migranti giunti al porto e trasferiti al Palloncino

Stamattina, scortati fino al porto di Reggio Calabria dalla Guardia Costiera, sono giunti 69 migranti, 40 provenienti dall’Egitto e 29 tra cui una donna dalla Siria. Non ci sono bambini ma l’età media, anche questa volta, è molto giovane. Subito dopo l’arrivo al porto sono stati trasportati ancora una volta presso l’impianto sportivo Giulio Campagna, noto come Palloncino. Il comune di Reggio Calabria non ha ancora individuato quel terreno dove montare i moduli abitativi e, dunque, continua ad essere occupato un impianto sportivo, che soprattutto in questo periodo dell’anno, con queste alte temperature, tende ad accumulare internamente anche molto calore.

La macchina dell’accoglienza coordinata dalla Prefettura si è avvalsa anche in questa occasione dei gruppi di volontariato. Con le forze dell’ordine, medici e Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), impegnati anche Croce Rossa, Protezione civile, Guardie Faunistiche Ambientali e volontari e volontarie del Coordinamento diocesano Sbarchi.

Sotto la curva dello stadio Granillo, accanto al Palloncino presidiato dalle forze dell’Ordine, somministrati i tamponi e espletate le visite mediche. Sul posto Enzo Romeo medico dell’Usmaf, ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera dipendente dal ministero della Salute, con l’infermiera Anna Maria Vadalà. Insieme hanno dovuto anche soccorrere, sempre sotto la curva dello stadio Granillo, un giovane colto da malore per il caldo, idratandolo con una flebo. Un’emergenza nell’emergenza.

Le procedure di identificazione sono state espletate della Questura di Reggio Calabria. I volontari hanno finora curato anche la distribuzione dei pasti, di cui si occupa il Comune, e dei kit di prima necessità forniti dalla Prefettura.

I disagi legati alla perdurante mancanza a Reggio di un’adeguata infrastrutturazione al porto reggino come in Città per la prima accoglienza e il caldo di questi giorni certo non favoriscono l’accoglienza di queste persone in fuga da pericoli, violenze e miseria.

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